Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Halloween e il suo lato oscuro, la battaglia dei Templari che pregheranno per scacciare il Male

Esplora:

Leonardo Capogrossi
  • a
  • a
  • a

Ogni anno, la notte del 31 ottobre invade strade e case con zucche illuminate, costumi e «dolcetto o scherzetto». Halloween, come la conosciamo oggi, affonda le radici nei riti celtici di Samhain, festa che segnava la fine del raccolto e l’inizio dell’inverno, un momento in cui, secondo la tradizione, il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava. Con l’espansione delle culture anglosassoni, la festa si è trasformata in un evento popolare, caratterizzato da travestimenti, dolci e spettacoli di paura.

Ma dietro l’aspetto folkloristico e commerciale di Halloween, persistono interpretazioni più oscure. In alcune città, gruppi satanici e praticanti dell’occulto scelgono questa notte per rituali e messe nere, momenti di profanazione che, secondo osservatori e religiosi, cercano di sovvertire i valori cristiani e sfruttare simbolicamente il potere del buio.

Proprio in questo contesto si inserisce l’iniziativa dei "Templari Oggi APS", associazione che da oltre quarant’anni dedica la notte di Halloween ad una veglia di preghiera conosciuta come "Notte di Tregenda" che, questo anno, si svolgerà in Lombardia, in provincia di Piacenza, con la partecipazione di centinaia di Templari. Per ragioni di riservatezza il luogo esatto viene tenuto segreto. Durante queste ore, mentre la maggior parte della popolazione celebra con giochi e divertimento, i Templari si raccolgono nei luoghi sacri da loro custoditi per un’attività di combattimento spirituale, guidata dal Maestro Mauro Giorgio Ferretti.

La veglia si svolge in chiese, abbazie e santuari, molti dei quali recuperati e restaurati dall’associazione in Italia e in Europa ed il suo svolgimento è semplice: si comincia con la santa messa e, al suo termine, cominciano le preghiere che durano oltre la mezzanotte. L’obiettivo è duplice: contrastare simbolicamente e spiritualmente le forze oscure e restituire alla comunità edifici religiosi abbandonati, evitando che diventino luoghi di profanazione. Ogni preghiera, secondo i Templari, è una risposta al vuoto spirituale che caratterizza la società contemporanea, dove molti giovani, privi di riferimenti religiosi, rischiano di essere attratti dall’occultismo.

L’attività dei Templari nella Notte di Tregenda non è soltanto simbolica. L’associazione mantiene rapporti istituzionali con la Chiesa cattolica, collaborando con il Dicastero per la Nuova Evangelizzazione e offrendo servizio volontario nelle principali basiliche papali, come San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura. Ma in questa notte particolare, il gesto più rilevante resta la preghiera: un impegno silenzioso per difendere la fede, rafforzare la comunità e contrastare la presenza del male.

Storicamente, Halloween è quindi un evento che combina ritualità antiche e adattamenti moderni, ma per i Templari rappresenta anche un momento di testimonianza della fede, un’occasione per riaffermare valori come il sacrificio, la preghiera e la dedizione al prossimo. La Notte di Tregenda si configura, così, come un’occasione per trasformare simboli di paura in gesti concreti di luce, con la cavalleria cristiana che si pone come baluardo contro le tenebre del mondo. In un tempo in cui le celebrazioni popolari rischiano di svuotarsi di senso, l’iniziativa dei Templari Oggi APS mette in evidenza un legame tra tradizione, storia e spiritualità, offrendo una lettura alternativa di Halloween, dove il buio diventa occasione per la luce, e la festa si trasforma in una veglia di preghiera.

Dai blog