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Papa Leone cancella i tagli di Bergoglio: aumenti ai dipendenti vaticani come anticipato da Il Tempo

Francesco Capozza
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Nelle ultime ore sta circolando insistentemente negli ambienti vaticani la notizia riguardante possibili aumenti degli stipendi dei dipendenti della Santa Sede stabilito da Leone XIV. Il Tempo aveva già dato quest’anticipazione nei giorni scorsi riportando la svolta di appeacement voluta dal pontefice nei confronti del personale vaticano.

 

Prevost aveva d’altronde dato un segnale concreto di distensione in tal senso già appena eletto, ripristinando l’antico uso di concedere a tutti i dipendenti vaticani un bonus per il lavoro straordinario svolto durante la Sede Vacante e il Conclave. L’antica prassi, interrotta da Papa Francesco nel 2013, prevedeva che a tutti gli impiegati della Santa Sede fosse elargita una mensilità in più subito dopo l’elezione del nuovo Papa. Leone, appena salito al Soglio di Pietro, ha deciso di riprendere la prassi, stavolta con un bonus di 500€ per ciascuno degli oltre 3500 dipendenti dello Stato pontificio. Dall’una tantum ora si passerà concretamente alle buste paga mensili e la volontà del pontefice è quella di ripristinare gli stipendi così com’erano prima dei tagli effettuati (dal 3% fino al 10% a seconda del grado e del ruolo ricoperto) da Bergoglio nel 2021.

 

Quella spending review voluta all’epoca da Francesco fece scattare un’inconsueta manifestazione di protesta all’interno delle Mura leonine, con dichiarazioni al vetriolo anche da parte di alti dirigenti. In quell’occasione fu palesato agli occhi del Mondo lo scontento generalizzato dei dipendenti vaticani per i reiterati blocchi delle assunzioni e la mancanza di scatti di carriera a fronte, invece, delle numerose assunzioni di manager esterni ingaggiati con cifre da capogiro. Non è ancora chiaro se Papa Leone deciderà di chiudere i rapporti lavorativi con questi alti papaveri a suo tempo pescati da Bergoglio tra le fila di altre istituzioni e società italiane, quel che è certo però è che il nuovo Papa ha deciso di tendere la mando ai “suoi” lavoratori. D’altronde Leone XIV l’ha detto anche domenica scorsa in occasione del Giubileo della Santa Sede: “la croce dobbiamo portarla tutti insieme”.

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