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Papa Francesco, le difficoltà respiratorie e il ricovero al Gemelli: come sta

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Francesco Capozza
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Papa Francesco è ricoverato da ieri al Policlinico Agostino Gemelli di Roma per «alcuni accertamenti diagnostici» e per proseguire «in ambiente ospedaliero protetto le cure perla bronchite tuttora in corso». Che il Papa stesse male non era un mistero per nessuno, da diversi giorni era infatti «chiuso a Santa Marta, senza poter uscire perché sono malato, ho una brutta bronchite», come aveva egli stesso rivelato lunedì al rettore della grande moschea di Parigi ricevuto in udienza privata.

Il giorno prima, domenica, aveva a tutti i costi voluto presiedere la funzione liturgica in piazza San Pietro in occasione del Giubileo delle Forze Armate ma, arrivato il momento di leggere l’omelia, si era interrotto incaricando il Maestro delle cerimonie liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli, di proseguire. Episodio analogo si è ripetuto anche mercoledì all’udienza generale in Aula Paolo VI: Bergoglio ha chiesto a un cerimoniere di leggere il testo del discorso che avrebbe voluto pronunciare, confidando alla platea di sperare «di essere in grado la prossima volta». L’allarme tra gli addetti ai lavori è scattato però giovedì, quando l’assenza totale di udienze, effettivamente tutte cancellate, ha fatto presagire quello che l’indomani sarebbe stato confermato: negli ultimi giorni le condizioni del Pontefice sono peggiorate. E così, intorno alle 11 di ieri, la sala stampa vaticana ha dissipato ogni dubbio comunicando che «questa mattina, al termine delle udienze, Papa Francesco si ricovera al Policlinico Agostino Gemelli».

 

Già poco prima di mezzogiorno il Santo Padre era presso il nosocomio che Giovanni Paolo II chiamava scherzosamente «il Vaticano tre» per sottoporsi agli accertamenti e alle terapie del caso. Tuttavia, come si evince dalla nota poco sopra citata, il ricovero non è stato ritenuto urgente, perché Bergoglio ha regolarmente ricevuto le personalità previste in agenda, tra cui il premier Slovacco Robert Fico e il direttore esecutivo della Cnn, Mark Thompson. Proprio il giornalista americano ha in seguito riferito di aver trovato il Papa «perfettamente lucido, ma con evidenti difficoltà di respirazione e di parola».

Quella iniziata ieri - che successivamente fonti dell’entourage papale hanno specificato durerà almeno cinque giorni - non è la prima degenza ospedaliera per il Pontefice argentino: Francesco era già stato al Gemelli altre tre volte. La prima, a luglio 2021, fu per sottoporsi a un delicato intervento per una «stenosi diverticolare del colon» che ebbe poi come appendice una seconda operazione, una «laparotomia con plastica della parete addominale», anch’essa effettuata nello stesso Policlinico universitario a giugno 2023. Neanche due mesi prima, il 29 marzo, era già stato ricoverato (quella volta d’urgenza) dopo essersi sentito male al termine di un’udienza generale in piazza San Pietro. In quell’occasione, si rincorsero voci su un presunto infarto del Papa, ma egli stesso confidò poi di aver avuto «una polmonite acuta e forte, nella parte bassa dei polmoni». Proprio quella polmonite di due anni fa è la causa dei soventi malanni che nel periodo invernale tornano a tormentarlo; era già accaduto nei mesi freddi del 2024 - e anche allora il Pontefice aveva più volte rinunciato a pronunciare discorsi e leggere omelie–ed è successo nuovamente quest’anno, a partire dal viaggio in Corsica dello scorso dicembre.

Stavolta, però, la terapia cortisonica a cui Francesco era stato nuovamente sottoposto nelle ultime due settimane pare non abbia sortito gli effetti sperati e così i medici si sono imposti (che Bergoglio non ami gli ospedali è un eufemismo), costringendolo al ricovero. Annullati quindi tutti gli impegni dei prossimi giorni, a cominciare dall’incontro per il Giubileo degli Artisti previsto a Cinecittà per lunedì. Ieri sera comunque il direttore della sala stampa della Santa Sede matteo Bruni ha affermato che «il Papa è sereno, umore buono, e ha letto qualche giornale».

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