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Chiara Petrolini, hanno un nome i due neonati sepolti. La registrazione all'anagrafe

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Angelo Federico e Domenico Matteo. Hanno un nome adesso i due neonati trovati sepolti nel giardino dell’abitazione di Vignale di Traversetolo di Chiara Petrolini, la 21enne che li ha partoriti di nascosto ed è accusata dalla Procura di Parma, che ha chiesto per lei il carcere, di averli uccisi subito dopo la nascita e occultato il loro cadavere. Samuel, il padre dei due fratellini ed ex fidanzato della giovane, che ha sempre sostenuto di non sapere neanche che fossero venuti al mondo, si è presentato in municipio a Traversetolo per registrare i nomi di battesimo dei suoi due figli. Il giovane, che ha dato il suo cognome ai due bambini, ha dovuto quindi firmare contemporaneamente sia l’atto di nascita che quello di morte dei piccoli. Domenico Matteo è il nome scelto per il più grande dei due fratellini, nato a maggio del 2023 e ritrovato per ultimo. I suoi resti, ormai solo lo scheletro, sono stati ritrovati lo scorso 7 settembre. L’altro bimbo, Angelo Federico, è nato ad agosto 2024 e il suo corpicino è stato ritrovato per primo, appena due giorni dopo nel giardino della famiglia di Chiara, dalla nonna che abitava nella villetta durante l’assenza della 21enne e dei genitori per un viaggio a New York, intrapreso il giorno dopo il parto della ragazza di cui i genitori erano ignari, secondo quanto hanno sempre sostenuto.

 

 

Durante gli interrogatori, Chiara Petrolini - indagata per duplice omicidio e occultamento di cadavere - ha sempre sostenuto che i figli fossero morti alla nascita, ma entrambe le autopsie hanno dimostrato come fossero vivi al momento del parto e imputato la morte alla mancata sutura del cordone ombelicale. Chiara e la sua famiglia in questi giorni sono tornati a vivere nella villetta di Vignale di Traversetolo dove sono stati trovati i due neonati che è stata dissequestrata dopo mesi di rilievi da parte del Ris di Parma. Anche la stessa Chiara Petrolini ha riconosciuto e registrato i due neonati, partecipando al procedimento davanti al tribunale civile, attivato dalla procura per l’iscrizione anagrafica dei due neonati. I nomi dati ai due bambini sono stati decisi dai genitori di comune accordo.

 

 

«Appena arriverà il nulla osta, il mio assistito intende procedere con l’organizzazione del funerale per i suoi bambini e intendere dare loro una sepoltura. Ancora non c’è una data e non è arrivata l’autorizzazione, ma voleva farlo fin da subito e non ha mai avuto dubbi», la rivelazione all’AGI dell’avvocato Monica Moschioni, parlando per conto di Samuel. «Samuel - fa sapere l’avvocato - vorrebbe vivere questo momento così delicato e doloroso con un po’ di tranquillità». Il ragazzo, che ha sempre sostenuto di non essere neanche a conoscenza delle due gravidanze, ha riconosciuto i due bambini dando loro il suo cognome. «Voleva riconoscerli immediatamente - spiega l’avvocato Moschioni -, ma non poteva farlo perché doveva aspettare che si compisse l’iter previsto». La procedura anagrafica dei due neonati riesumati, infatti, doveva essere attivata dalla Procura di Parma, unico soggetto deputato a farlo per la formazione di atti di nascita e di morte, dal momento che, in questo caso, i due bambini erano stati rinvenuti dall’autorità giudiziaria, messa così al corrente della loro esistenza. «La Procura, a quel punto - spiega Moschioni - ha chiesto l’attivazione di un procedimento civile davanti alla sezione di volontaria giurisdizione del tribunale, davanti alla quale sono stati invitati i genitori biologici, al fine di manifestare la volontà o meno di riconoscere i bambini e attribuire loro un nome». I due genitori, infatti, possono anche decidere di non farlo. «Samuel - prosegue l’avvocato - ha deciso di confermare la volontà di riconoscerli e attribuire i nomi che aveva già scelto».

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