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Dossieraggio, chi spiava i vip di Roma per controllare la città

Rita Cavallaro

Le mani degli spioni sulla Capitale. È soprattutto su Roma che si è concentrata la presunta attività illecita di dossieraggio messa in moto, dal 2019 al 2022, dal luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, dal pm Antimafia Antonio Laudati e dal team di giornalisti d’inchiesta del quotidiano Domani. Tra i trecento nomi di politici, vip e imprenditori attenzionati abusivamente dagli indagati nell’inchiesta della Procura di Perugia, oltre centoquaranta sono di personaggi di rilievo della Roma che conta. Il burattinaio che ha ordinato illecitamente le ricerche di attività criminali, senza alcun esito, spaziava da mezzo governo Meloni alla corsa al Campidoglio, passando per immobiliaristi, amministratori delegati di società importanti, prorettori delle università della Capitale, sportivi e perfino religiosi. Il Tempo ha già svelato in esclusiva come il sindaco uscente Virginia Raggi fosse finita tra le polemiche dopo uno "scoop" sul Domani, firmato da Giovanni Tizian, il quale avrebbe ricevuto da Striano i dati bancari dell'uomo, il Mr. Wolf Roberto Sorbello, che in piena campagna elettorale aveva pagato la festa di compleanno alla candidata pentastellata. Ancora prima, a essere attenzionati erano stati il deputato di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli e il candidato primo cittadino del centrodestra Enrico Michetti. Ma la lista dei romani spiati è davvero lunga e variegata, tanto che gli inquirenti stanno lavorando per scoprire il movente dietro all’intromissione nelle vite delle vittime.

 

 

Perché, ad esempio, il 15 luglio 2021 il luogotenente Striano ha interrogato i sistemi analisti sul prorettore dell’Università di Roma Tre, Paolo Visca? E cosa c’era da scoprire, il 3 novembre 2022, sulla scrittrice e docente della Sapienza Valentina Valentini? Curioso poi che il finanziere, per gli inquirenti impegnato a condividere le informazioni su impulso delle richieste dei giornalisti, abbia effettuato un accertamento illecito, il 28 ottobre 2019, su Elio Pariota, già direttore generale e membro del Cda dell’Università Pegaso diventato poi direttore delegato de L’Espresso Media, lo stesso gruppo dal quale provengono i cronisti indagati. Inoltre sono diversi gli accessi abusivi nei confronti di Danilo Iervolino, presidente della Salernitana e proprietario proprio dell’Espresso, come pure quelli su sua moglie Chiara Giuliani. Ci sono controlli illeciti sull’immobiliarista Renato Maffey, all’epoca presidente del gruppo Toscano, sul top manager Emanuele Spoto quando era ad di Telsy, una società del gruppo Telecom Italia, e sedeva in commissione Difesa del Senato. Tra l’altro, il 3 settembre 2020 hanno spiato perfino Claudio Velardi, lo spin doctor dei dem. Senza contare gli accessi abusivi nella banca dati per i protagonisti del Covid, come l’ex commissario all’emergenza Domenico Arcuri e, a pandemia finita, pure il presidente di Aifa Giorgio Palù, dimessosi dal suo incarico il mese scorso, e il direttore generale dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia.

 

 

Non si spiega ancora su quali basi si fonda l’interesse di Striano per un giornalista del Messaggero, Pierluigi Cascianelli, oggetto di un accesso illegale nel sistema informatico risalente all'ottobre 2020. Mentre si basano sul coinvolgimento in fatti di cronaca i controlli effettuati su Massimo Bochicchio, il broker dei vip accusato di aver truffato la Roma bene e morto carbonizzato in circostanze misteriose, in un incidente stradale con la moto sulla Salaria, il 19 giugno 2022. Così come l’accertamento sulla dirigente del Miur Giovanna Boda, nel giorno in cui la donna tentò il suicidio perché coinvolta in un’inchiesta di corruzione, e quello su Cecilia Marogna, la donna chiave del caso Becciu in Vaticano, sulla quale il finanziere aveva però concentrato la sua attenzione mesi prima che fosse eseguito l'arresto. Quella che per gli inquirenti è un'ipotesi sempre più concreta è che Striano avrebbe agito su richiesta e poi fornito i dossier ai giornalisti del Domani. Che hanno puntualmente pubblicato i loro scoop.