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Strage del bus di Mestre, per i tecnici lo sterzo era rotto: la perizia

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Luigi Frasca
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Arrivano i primi risultati della perizia sul bus precipitato dal cavalcavia a Mestre che provocò ben 21 morti il 3 ottobre del 2023. Il mezzo avrebbe avuto problemi allo sterzo. Secondo quanto riportato da «Il Gazzettino», infatti, i periti avrebbero rilevato dei segni di frattura all’impianto di direzione del mezzo. Su questo elemento sarà ora necessario indagare in maniera più approfondita per capire le tempistiche del guasto rispetto al momento in cui si è verificata la strage. Gli esperti dovranno verificare, in particolare se la rottura possa essere la causa dell’incidente oppure una diretta conseguenza del volo dal cavalcavia di Mestre. I periti, per questa specifica analisi, utilizzeranno un microscopio che farà luce sui frammenti provocati dalla rottura dello sterzo. I risultati della perizia dovrebbero essere noti nelle prossime settimane.

 

 

E, intanto, tra mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio, saranno depositati in tribunale i verdetti degli esperti nominati dalla procura della Repubblica di Venezia per verificare la meccanica del mezzo, la tenuta stradale del cavalcavia e le scatole nere. Il super consulente Placido Migliorino, invece, darà delucidazioni sullo stato del fondo stradale e del guardrail su cui il pesante mezzo ha impattato prima di cadere nel vuoto. Particolarmente attesa è la perizia sulle scatole nere che potrebbe fornire ulteriori e preziose informazioni circa la velocità dell’autobus e le manovre effettuate dal suo conducente nelle fasi immediatamente precedenti l’incidente. Il malore del conducente è stato escluso dall’autopsia, i cui risultati sono stati resi noti nei giorni scorsi. Per Alberto Rizzotto, che si trovava alla guida del bus, i medici legali hanno sostenuto che il cuore dell'uomo fosse sano. Le cause della morte sarebbero invece da attribuire a una frattura al cranio a seguito della caduta del bus.

 

 

Ad oggi, risultano indagate quattro persone, tra le quali il dirigente dei Lavori pubblici del Comune e l’amministratore delegato della società La Linea. Il 3 ottobre del 2023, il bus elettrico aveva sfondato il guard rail precipitando per 10 metri prima di prendere fuoco. Nel terribile impatto avevano perso la vita 21 persone, di cui due bambini.

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