gesto vile

Foibe, sfregio alla targa in memoria delle vittime. La vergogna a Firenze

Christian Campigli

Una vergogna senza fine. Un atto ignobile, perpetrato da chi non sa cosa sia il rispetto. Nemmeno per la morte e per una tragedia che ha coinvolto migliaia di italiani. È stata vandalizzata, per l'ennesima volta, la targa in memoria delle vittime delle Foibe a Firenze, nella piazza dedicata ai martiri dell'Istria e della Venezia Giulia. La targa era stata ripristinata pochi giorni fa, dopo che, alcuni malviventi non ancora identificati, l'avevano distrutta. "Un gesto vile. I vandali non ci fermeranno. E non avranno l'ultima parola -  ha affermato l'assessore alla Cultura della memoria  Maria Federica Giuliani -. Purtroppo c'è ancora qualcuno, senza testa né memoria, che continua a negare questa pagina così drammatica della nostra storia - prosegue Giuliani -. Un atto vergognoso con il quale si vuole colpire il ricordo delle vittime e offendere tutti i fiorentini. Ci auguriamo che i filmati delle telecamere permettano alle forze dell'ordine di individuare quanto prima i responsabili. I nostri tecnici sono al lavoro per ripristinare prima possibile la targa". 

 

 

Una corona è stata comunque deposta ai piedi della targa, pur deturpata, così come previsto per il Giorno del Ricordo. Sul tema sono intervenuti anche il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio, Alessandro Draghi e il consigliere comunale Jacopo Cellai. "Restiamo convinti che non abbastanza si stia facendo per far conoscere ai nostri ragazzi nelle scuole questa orribile vicenda. Per questo proporremo di inserire un concorso di idee per la realizzazione del monumento all'interno della prossima programmazione delle Chiavi della Città". 

 

 

Come da (ignobile) tradizione, questa mattina il Cpa, il centro sociale più grande della città ha esposto la bandiera della ex Jugoslavia del maresciallo Tito. In spregio ai martiri delle foibe. "Il giorno della Memoria e il giorno del Ricordo sono a tutti gli effetti parte integrante del sistema di propaganda e di guerra. Da una parte si rimuove totalmente il ruolo delle forze comuniste, che rivelarono al mondo l'orrore dei campi di concentramento, con la deportazione di persone rom, sinti, omosessuali, disabili e oppositori politici - si può leggere nella loro pagina Facebook - oltre a quella degli ebrei, al punto che oggi quelle stesse forze sono accusate di antisemitismo con l'infame sovrapposizione tra semita e sionista". Una presa di posizione aspramente criticata da Alessandro Draghi. "Il Cpa mistifica non solo il giorno del ricordo, ma anche il giorno della memoria, con falsità e accuse assurde, creando dei parallelismi infondati".