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L'aria che tira, la gaffe "intestinale" di Ilaria Capua fa esplodere lo studio

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Dalle fosche previsioni sulla prossima e inevitabile pandemia, alle risate per la scivolata clamorosa sui problemi intestinali a cui ijncorre chi ha in casa bvambini, spesso fonte di contagio dei virus più diversi. Corre sull'ottovolante l'ospitata della virologa Ilaria Capua a L'aria che tira, il programma condotto da David Parenzo su La7. Si parte come detto delel possibilità di nuovi virus diffusi a livello globale. "Mi dispiace dirvelo però le pandemie accadono. Non è che siccome abbiamo avuto il Covid adesso le pandemia non arriveranno più...", afferma l'esperta che ricorda come  dal 1900 al 1999 di pandemie influenzali ce ne sono state tre, "più un episodio epidemico avvenuto per una fuga di laboratorio in Russia". 

 

Le occasioni non mancano. "I virus che sono nel serbatoio animale, siano essi virus influenzali, retrovirus come l'Hiv e coronavirus o altri, sono sempre lì che bussano alle porte di Homo sapiens", afferma Capua, soprattutto "in paesi dove il contatto uomo-animale" è alto. "Quindi una nuova pandemia, mi dispiace dirlo, arriverà perché questa è biologia", ammonisce la virologa. 

 

A quel punto di parla delle contromisurre che quotidianamente possiamo mettere in atto per evitare contagi spiacevoli. La mascherina serve ancora nei luogh affollati, afferma Capua. Tuttavia, viene ricordato che spesso ci si contagia in casa, con i familiari che sono entrati a contatto con il virus a scuola come al lavoro. Ma allora è tutto inutile? "Si tratta di cercare di ridurre il rischio", rimarca Capua che fa l'esempio del conduttore, Parenzo, che ha quattro figli: "A casa questi figli vanno e vengono da scuola, è chiaro che le portano a casa di tutto... Perché, una bella diarrea non ve la siete presa?", è l'uscita della virologa che provoca l'ilarità generale e sgomento in studio. "No scendo nei dettagli visto che sono le 11.23", ironizza il giornalista. Dopo qualche attimo di bailamme, la virologa chiarisce: "Se lei invece di essere esposto a quattro ragazzini fosse esposto a 45 ragazzini il rischio aumenterebbe...". 

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