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Turismo congressuale in crescita, Modesti: "Il settore si è adattato alle esigenze"

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Il settore del turismo congressuale in Italia, dopo la crisi pandemica del 2020-21, sta mostrando una significativa ripresa che lo ha riportato i volumi ai livelli del 2019, con prospettive assai positive per l’anno appena iniziato. Già nel 2021 c'è stato un ritorno della domanda di hotel in Italia, anche se inferiore del 40% rispetto al 2019, soprattutto per quella internazionale (-60% vs 2019). L’anno del totale recupero è stato il 2023 con numeri superiori al 2019. Le previsioni per il 2024 sono positive, con un aumento della domanda da parte di aziende e organizzazioni. Il settore si sta adattando alle nuove esigenze con l'adozione di formati ibridi e virtuali, indicando una strada positiva per superare la crisi e rilanciarsi ulteriormente. La spesa per congressi ed eventi potrebbe tornare ai livelli pre-Covid entro il 2026. La ripresa post pandemica ha rappresentato anche una fase di innovazione per l’intero comparto. Tra le innovazioni adottate, vi è un focus sull'implementazione di banda larga potenziata per garantire una connessione Internet ad alta velocità. Inoltre, molte strutture hanno investito in tecnologie audiovisive avanzate, come schermi LED ad alta definizione e sistemi audio surround, migliorando l'esperienza complessiva dei partecipanti.

 

Per il turismo congressuale, infatti, non è più sufficiente offrire solo strutture per conferenze e alloggi. I partecipanti ai congressi cercano anche opportunità di networking in ambienti informali, esperienze culturali locali e servizi di alta qualità. La capacità di un hotel o di una destinazione di offrire un'esperienza completa - che combini business con piacere e cultura - può avere un impatto significativo sulla sua attrattività. La sostenibilità è un altro elemento chiave, con alcuni hotel che adottano pratiche eco-sostenibili, come l'utilizzo di energia rinnovabile e la gestione dei rifiuti. L'accessibilità è diventata una priorità, con strutture che offrono servizi e infrastrutture accessibili a persone con disabilità. Inoltre, la flessibilità degli spazi è stata migliorata, con la progettazione di sale modulabili e arredi flessibili per adattarsi alle diverse esigenze degli eventi. Queste innovazioni testimoniano l'adattamento costante degli hotel alle mutevoli richieste del settore congressuale, confermando la necessità di anticipare i trend per rimanere competitivi soprattutto in uno scenario che si è evoluto: il turismo congressuale ha registrato infatti una convergenza con altre forme come ad esempio quelli culturale ed enogastronomico, per attirare un pubblico più vasto.

 

“La distinzione tradizionale tra vari tipi di turismo (come il turismo balneare, culturale, congressuale, ecc.) sta diventando meno netta” ha affermato Andrea Modesti, General Manager del Rome Marriott Park Hotel, l’hotel congressuale più grande d’Italia e tra i principali in Europa, proprietà del Gruppo Russotti Gestioni Hotels “I viaggiatori moderni spesso cercano esperienze che combinano diversi aspetti, come un viaggio d'affari che includa elementi di turismo culturale o di relax e che offrano esperienze locali autentiche dato il crescente interesse per mete meno famose o comunque fuori dai soliti percorsi". E ha aggiunto “Il settore quindi si è adattato alle nuove esigenze post-pandemiche, implementando soluzioni digitali e ponendo maggiore attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale. In sintesi, il turismo congressuale ha subito una trasformazione significativa, rispondendo alle nuove aspettative del mercato”. Emergono segnali di una crescente consapevolezza istituzionale sull'importanza del turismo congressuale per la crescita dell’intero sistema Paese. La posizione di rilievo dell’Italia nella classifica dell'International Congress and Convention Association (ICCA), che si piazza al terzo posto mondiale e al secondo in Europa, sembra aver stimolato un riconoscimento più ampio del valore di questo settore. Anzitutto, le istituzioni ne stanno riconoscendo sempre di più l'importanza nel rendere il Paese più attraente, adottando strategie e iniziative mirate a consolidare la posizione italiana come destinazione leader per eventi internazionali.

 

Ciò si riflette attraverso dichiarazioni di sostegno pubblico e l'inclusione del turismo congressuale nelle strategie di sviluppo turistico a livello nazionale e locale. Si registra inoltre un aumento degli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi correlati al turismo congressuale. Ciò include il potenziamento delle strutture esistenti, la costruzione di nuove sedi congressuali all'avanguardia e miglioramenti nei servizi di trasporto e alberghieri per accogliere un numero crescente di partecipanti agli eventi. Le collaborazioni tra il settore pubblico e quello privato stanno diventando più frequenti e strutturate. Queste collaborazioni mirano a ottimizzare l'offerta turistica congressuale, promuovendo la competitività a livello internazionale e assicurando standard elevati di servizio e ospitalità. C’è inoltre un crescente impegno nella formazione e professionalizzazione del settore. Questo sforzo è finalizzato a garantire elevati standard di servizio e accoglienza, migliorando così la reputazione complessiva dell'Italia come destinazione di eventi. Anche a livello di promozione e marketing il settore sta concentrando grandi sforzi. Agenzie come ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) stanno attivamente lavorando per consolidare l'Italia come destinazione congressuale, enfatizzando la diversità e la qualità delle offerte, mirando a attirare organizzatori di eventi internazionali.

 

Un quadro dunque positivo ma che segna una prospettiva sulla quale bisogna continuare a impegnarsi, sia come operatori, sia come istituzioni, le quali potrebbero mettere in campo una serie di strumenti che possano far crescere ulteriormente il turismo congressuale e, conseguentemente, la competitività e l’attrattività del Paese, ad esempio: 1. Incentivi Fiscali e Finanziari: Introdurre incentivi fiscali per le aziende che organizzano congressi e conferenze in Italia, come detrazioni fiscali o riduzioni delle tasse. Questo potrebbe includere anche incentivi per gli hotel che investono in infrastrutture e tecnologie per ospitare eventi congressuali. 2. Sostegno alla Promozione Internazionale: Aumentare il sostegno finanziario e logistico per la promozione dell'Italia come destinazione congressuale a livello internazionale, attraverso campagne di marketing mirate e la partecipazione a fiere e eventi del settore a livello globale. 3. Miglioramento delle Infrastrutture e dei Trasporti: Investire nel miglioramento delle infrastrutture urbane e dei trasporti, rendendo più facile e conveniente per i delegati internazionali raggiungere e spostarsi nelle città italiane. 4. Formazione e Sviluppo delle Competenze: Promuovere programmi di formazione per il personale del settore turistico, al fine di garantire servizi di alta qualità e professionalità nell'ospitalità congressuale. 5. Semplificazione delle Procedure Burocratiche: Ridurre la burocrazia e semplificare le procedure per l'organizzazione di eventi internazionali in Italia, rendendo il processo più snello e attraente per gli organizzatori di eventi globali. 6. Collaborazione tra Settore Pubblico e Privato: Incoraggiare una maggiore collaborazione tra il settore pubblico e quello privato per lo sviluppo di strategie congiunte volte a potenziare il turismo congressuale.

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