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Taranto, un 13enne perde tre dita per un petardo "artigianale"

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A poche ore dai festeggiamenti del Capodanno, iniziano a circolare le prime notizie di cronaca legate ai botti. Un 13enne di Statte, in provincia di Taranto, ha perso tre dita, due di una mano e uno dell’altra, in seguito all’esplosione di un petardo artigianale che aveva acquistato poco prima da una donna. Il ragazzino, portato inizialmente all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, è stato poi trasferito al Policlinico di Bari, dove è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica e ricostruttiva. La donna è stata rintracciata e denunciata dai carabinieri. In tutta Italia da inizio dicembre si parla di 42 interventi che hanno portato al sequestro di oltre 1 milione e 700 mila fuochi artificiali illegali, per un peso complessivo di 40 tonnellate. Intanto a Roma è arrivata ieri la firma del sindaco, Roberto Gualtieri, all’ordinanza che vieta l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici in occasione dei festeggiamenti del Capodanno, a eccezione degli spettacoli svolti da professionisti espressamente autorizzati.

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