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Filippo Turetta andava da uno psicologo. A Chi l'ha visto l'ossessione per Giulia

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Filippo Turetta andava da uno psicologo presso lo sportello della Uls 6 Euganea prima dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Lo ha rivelato ieri sera il programma televisivo "Chi l’ha visto?". Il 22enne ci sarebbe andato il 22 settembre, il 3, il 17 e il 27 ottobre e il 4 novembre e avrebbe avuto in programma un’altra seduta il 17 quando era già latitante dopo aver ucciso Giulia. Nel corso della puntata sono stati diffusi messaggi audio e chat scambiato con amici comuni e con la sorella Elena Cecchettin che confermano d'atteggiamento ossessivo e possessivo dello studente di Vigonovo nei confronti di Giulia. 

Intanto, dalla Germania, Klaus Tewes, pg della procura di Naumburg, ha reso noto che la Fiat Grande Punto di Turetta dovrebbe essere restituita all’Italia nelle prossime settimane. E proprio ieri mattina, il papà di Giulia, Gino Cecchettin, nel corso dell’intervista trasmessa a "Storie Italiane" su Rai1, ha parlato di Filippo, dicendo di non sapere se riuscirà a perdonarlo: «Non si può mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c’è. C’è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo. È quello che ho imparato ahimè sulla mia pelle con Monica, quando è mancato mio padre, e adesso con Giulia. Non lo so se riuscirò a perdonare Filippo, sarà difficile, neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo».

«Spero solo ha detto ancora Cecchettin si renda conto di quello che ha fatto, e magari un giorno possa dare lui dei messaggi ad altre persone che potrebbero avere le stesse difficoltà. Ai suoi genitori mando un grande abbraccio perché forse io ritornerò a fare un sorriso, loro faranno molta più fatica, quindi hanno tutta la mia comprensione e il mio sostegno».

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