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Elena Cecchettin denuncia le teorie del complotto su Giulia: "Vi racconto un film horror..."

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Elena Cecchettin, la sorella di Giulia uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, è in prima linea da settimane: prima per la scomparsa, poi per la critica al sistema patriarcale che a suo dire è il sostrato culturale in cui è maturato il femminicidio. Posizioni, quest'ultime, che hanno diviso l'opinione pubblica e provocato reazioni di condivisione ma anche forti prese di distanza. Elena Cecchettin oggi è tornata a parlare con una story su Instagram in cui denuncia teorie del complotto e disinformazione. Rispondendo ai commenti dei follower, ha scritto: "Grazie per le parole d’affetto. Comunque non preoccupatevi, che le parole sui giornali e commenti non mi toccano. Sono solo conspiracy theories. So cosa pensa chi mi vuole bene, e prima di tutti c’era Giulia". 

 

Il riferimento è alle critiche ricevute ma anche a chi mette in relazione il femminicidio di Giulia Cecchettin con l'estetica goth abbracciata dalla sorella. Nella storia Instagram precedente, infatti, Elena ringrazia anche un anonimo utente per aver espresso un parere in sua difesa, condividendo la schermata di un articolo sulle presunte affinità tra il la morte di Giulia e un film horror amato dalla sorella. "Ve lo racconto io un film horror - risponde nella storia social - Una donna viene uccisa da un uomo, convinto, grazie al sistema in cui viviamo, che le proprie insicurezze valgano più della vita della sua ex. La sorella della vittima si dedica a sensibilizzare su un sistema che incoraggia queste dinamiche, statistiche alla mano. Tanti uomini, belli spaparanzati, decidono letteralmente di dire 'No. Non ti lasceremo cambiare questo sistema, per noi è tanto comodo. Non ammetteremo il privilegio. Non ci metteremo in discussione quando ci è così facile mettere in discussione le donne'".

 

E ancora: "Le loro foto non conformi, i loro sguardi che non manifestano le emozioni che noi pretendiamo manifestino, i propri abiti, i loro gusti. Siamo nel 2023 ma siamo ancora in una società così bigotta in cui un look goth o un film horror possono essere usati come argomenti fantoccio per sviare dalle colpe reali. Qualsiasi film horror ami Elena, al confronto di tale orrore seriale del mondo reale, è un episodio del Puffi", afferma dicendo di aver promesso a se stessa "che non gliene avrei lasciata passare nessuna, a gente del genere".

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