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Soumahoro, il sospetto di Gasparri: "Misteri della giustizia", cosa non torna

Arresti domiciliari per Liliane Murekatete, compagna del deputato Aboubakar Soumahoro, e per la madre, Marie Therese Mukamatsindo, nell'ambito dell'inchiesta sulla cooperativa sociale integrata Karibu. Un'accelerazione, quella impressa dalla decisione del gip di Latina nell'inchiesta sullo scandalo dell'accoglienza dei migranti, che arriva a quasi un anno dall'apertura del fascicolo. "Ovviamente garantisti per tutti sempre, attendiamo gli sviluppi della vicenda Soumahoro e dintorni. Ci meraviglia la tempistica di questi arresti di moglie e suocera del deputato fortemente voluto alla Camera dalla sinistra di Bonelli e Fratoianni", dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

 

Insomma, perché se sono ritenuti necessari scattano solo ora? "Gli arresti si dispongono per ragioni specifiche, come ad esempio il rischio di occultamento o inquinamento di prove o il rischio di reiterazione del reato. In tutti questi mesi gli indagati hanno avuto probabilmente mano libera e non comprendiamo un intervento ritardato", argomenta Gasparri, "che o non era necessario, o, diversamente, doveva avere altri tempi. Misteri della giustizia italiana. Quindi vedremo gli sviluppi".

 

Soumahoro, ora nel Misto, non è indagato: "Quel che possiamo dire - riprende Gasparri - è che tutta questa vicenda ruota attorno al non indagato Aboubakar Soumahoro, il cui operato è da tempo al centro di sorprendenti inchieste giornalistiche. Anche queste tutte da verificare. Certo è che alcuni hanno fatto prima a fare carriera politica grazie alla sinistra indossando gli stivali altrui, che a risolvere le sofferenze umane di cui parlavano, non si sa se per risolverle o se per avere una ribalta foriera di improvvisate e immeritate carriere". Un innamoramento politico della sinistra che dovrebbe servire come monito: "La vicenda comunque ha già suscitato forti dubbi e consiglia maggiore cautela quando i futuri Soumahoro busseranno alla porta della sinistra cercando seggi in Parlamento. Per il resto - conclude - auguriamo assoluzioni per tutti, ma anche fine della retorica che accompagna le scalate di personaggi che sembrano usciti dal film ’Il moralista' del mitico Alberto Sordi", conclude il senatore.