violenza a firenze

Firenze, immigrati massacrano disabile. Fdi e Lega: Nardella che fa?

Christian Campigli

Un quartiere popolare. Lontano dalle colline nelle quali risiedono gli elettori del Pd fiorentino. Distante dal centro storico, pieno di bellezze architettoniche che il mondo ci invidia. Un rione, quello di Rovezzano, diventato pericoloso per la forzata coabitazione di Italiani con un numero sterminato di stranieri. Molti dei quali lontani anni luce dal poter essere definiti integrati nella nostra società. Nella notte tra venerdì e sabato l'ennesimo episodio di violenza. Un ragazzino di 17 anni preso a calci e pugni. Da un gruppo di marocchini. Un ragazzo amato da tutti perché buono e gentile. Un giovane che ha una disabilità psichiatrica evidente e che è solito ascoltare la musica con le sue casse bluetooth. Delle quali è gelosissimo. La banda di africani, che da mesi rende difficile il quotidiano delle Case Minime (il nome col quale comunemente viene chiamata la zona incriminata) pretendeva che quelle casse venissero regalate loro. Al fermo rifiuto del ragazzo, i clandestini l'hanno massacrato di botte. Senza alcuna pietà. Il diciassettenne ha iniziato a urlare e il rione ha reagito. Sono stati almeno sessanta gli adulti scesi in strada per farsi giustizia. Le forze dell'ordine, giunte con tre volanti, hanno bloccato i tentativi di vendetta. Una situazione esplosiva.

 

 

 

I residenti, stanchi, chiedono all'amministrazione comunale (finalmente) di trovare soluzioni. "È un episodio che testimonia la mala gestione della giunta Nardella. Possibile - si chiedono Federico Bussolin e Federico Bonriposi, rispettivamente segretario provinciale e commissario comunale per la Lega - che la gente debba auto-organizzarsi per difendersi? Questo è il segnale inequivocabile del fallimento delle politiche per la sicurezza della giunta. Che fine hanno fatto i vigili di quartiere tanto sbandierati? E gli steward (le nuove sentinelle di Nardella) a difesa dei giardini e dei residenti dove sono, che risultati producono?". Sul tema è intervenuto anche il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio, Alessandro Draghi. "Domani andrò a trovare i residenti di Rovezzano. Si tratta di un problema che si protrae da anni. Una soluzione semplice e immediata potrebbe essere chiudere di notte il sottopasso ferroviario. Luogo, tra l'altro, di spaccio. Un passaggio che consente ai malviventi di poter scappare con grande facilità".