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Rai, chi paga per Sanremo: "Tripletta di rimozioni". C'è un nome per il Festival

La Rai verso una rivoluzione dopo le polemiche per il Festival di Sanremo conclusosi nella notte di sabato a in cui le canzoni sono state sovrastate dagli attacchi politici al governo. Al netto delle dichiarazioni ufficiali si prepara un terremoto con un repulisti ai vertici di viale Mazzini. All'interno di Fratelli d'Italia, riporta un retroscena del Messaggero, si parla di una tripletta di rimozioni: via l’ad Carlo Fuortes, via il direttore di Rai1 e del Prime Time Stefano Coletta, via il direttore artistico del Festival Amadeus. 

 

Il conduttore si fermerebbe così al quarto Festival. "Io sono io, con le mie posizioni e con i miei gusti. Mi piacerebbe fare ancora Sanremo per la quinta volta il prossimo anno, ma non sono uno attaccato alle poltrone", avrebbe confidato a persone a lui vicine Amadeus.

 

Intanto Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, in una serie di interviste invoca l'azzeraamento dei vertici Rai dopo "il fallimento di Sanremo", dice il critico d'arte a Repubblica. Fuortes rivendica gli alti ascolti "ma non possiamo misurare il festival solo dai numeri. Contesto la linea culturale. Hanno affidato le chiavi a Ferragni e Fedez, cioè ai social, alla moda, al consumismo", rimarca il sottosegretario, che risponde così a chi domanda se non gli siano piaciute le scelte di Amadeus. "Mi sta simpatico, è mio amico...". Ma? "Al suo posto io avrei messo Morgan". Poi attacca Fedez ("provocatore") e Chiara Ferragni ("non sa parlare. Incapace proprio"): "Agnes, Bernabei, Siciliano, non avrebbero mai permesso il bacio tra Rosa Chemical e Fedez, o la simulazione di un atto sessuale", afferma Sgarbi.