retroscena

Dopo Sanremo scatta la rivoluzione in Rai. Vertici e informazione, cambia tutto

Nelle scorse settimane era circolata l'ipotesi che Giorgia Meloni avrebbe messo mano al dossier Rai dopo il Festival di Sanremo. Ebbene, la bufera politica scaturita dalla kermesse canora trasformata in una sequela di attacchi al governo ha dato una brusca accelerazione al processo. Insomma, rivoluzione in vista a Palazzo Mazzini: con l'ad Carlo Fuortes che mette le mani avanti snocciolando nelle conferenze stampa del mattino gli Ascolti del Festival - a tarda notte è stato proclamato vincitore Marco Mengoni - ma neanche lui è al sicuro. Tutt'altro. Il caso esplode con l'uscita di Fedez che ha strappato in diretta la foto del viceministro Galeazzo Bignami. Diciotto esponenti di FdI hanno chiesto le dimissioni dei vertici Rai. A fare il conto è Repubblica secondo cui è pronto a scattare il "repulisti" in Rai. 

 

"Nel mirino di deputati e senatori di FdI finisce il direttore dell’intrattenimento prime time Stefano Coletta, accusato di non avere impedito a Fedez il suo show concluso con la foto del viceministro Galeazzo Bignami (in divisa da nazista) strappata in diretta. Ma sono in tanti, in Rai, a sentirsi sotto assedio", si legge nel retroscena, "Spente le luci di Sanremo, rotoleranno le teste", si legge, con Meloni "irritata per almeno un paio di episodi a suo parere sfuggiti al controllo dei vertici della televisione di Stato. L’intemerata di Fedez" ma anche "il pasticcio dell’intervento di Zelensky, alla fine derubricato a un messaggio letto a tarda ora". Non graditi anche l’appello alla legalizzazione della cannabis degli Articolo 31 "e persino il monologo di Chiara Francini sulle donne non madri che si sentono sbagliate". 

 

La premier "ritiene responsabile lo stato maggiore della Rai", e torna in bilico Fuortes. "Questa vicenda mette a rischio la benevolenza di Giorgia nei confronti dell’amministratore delegato della Rai". il virgolettato di un ministro di FdI citato nel retroscena. Insomma, l'ad potrebbe non arrivare a scadenza. Qualcosa di più concreto si saprà a fine marzo per la seduta del cda Rai sul piano industriale. Tra le ipotesi quella di un nuovo amministratore delegato e un cambio nell'informazione: dopo Nicola Rao al Tg2, Gian Marco Chiocci è favorito per la direzione del Tg1.