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Inchiesta Prisma, spuntano nuove intercettazioni sul caso plusvalenze alla Juventus

Luca De Lellis

Dall’inchiesta Prisma che, per ora, ha provocato la penalizzazione di 15 punti in classifica alla Juventus, emergono intercettazioni inedite riportate dal Corriere della Sera. Contenuti audio estrapolati dalle telefonate tra dirigenti e presidente, e che alimenteranno ulteriori polemiche in casa bianconera. Per esemplificare «Cherubini afferma che quello di Federico Chiesa non gli sembra il profilo di un giocatore che può restare tanti anni alla Juve, a causa del suo entourage molto alla ricerca di sostanziosi aumenti economici», si legge in un’annotazione della Guardia di Finanza che ha ascoltato un dialogo tra il d.s. Federico Cherubini e il manager dell’area finanziaria Stefano Bertola. Al momento l’esterno ex Fiorentina è ancora un giocatore della Juve, peraltro parecchio benvoluto dalla tifoseria. Quindi non è eufemistico pensare a una frattura tra lui e quello che è ancora l’attuale ds, nonostante l’inibizione di 16 mesi. 

Ma c’è dell’altro. Un’altra frase che impone una riflessione sull’operato della dirigenza juventina dall’acquisto “del secolo” di Ronaldo in poi è uscita sempre dalla bocca di Cherubini: «Il nostro peggiore guadagna come il migliore dell’Atalanta. Zapata prende 1,8 milioni...se compravamo un cane gli davamo 3 milioni e mezzo». Il rimprovero, neanche troppo velato, si riferiva alle campagne di calciomercato condotte dall’attuale dirigente del Tottenham, Fabio Paratici: «Siamo stati arroganti sul mercato perché il Fabio di 5 anni prima non prende Higuain a 90, prende Gabriel Jesus a 10 e lo fa diventare uno da 90». E a quei tempi in società figurava ancora Beppe Marotta a porre un freno alle velleità di Paratici, poi silurato da Andrea Agnelli neanche fosse l’ultimo degli arrivati per intraprendere una nuova strategia di ringiovanimento del club. 

 

 

 

Proprio riguardo l’ormai ex presidente dei 9 scudetti consecutivi, un’altra intercettazione lo vede impegnato in un dibattito interessante proprio con Cherubini interlocutore. «Se metto in piedi, dal 2010 quando sono arrivato a oggi, le cazzate che abbiamo fatto gli ultimi tre giorni di mercato, abbiamo buttato nel cesso 60-70 milioni...Te lo dico così, spannometrico, da Anelka», dice Agnelli a mo’ di bilancio valutativo, facendo mea culpa. Il d.s rincara la dose: «Bendtner, il ritorno per la terza volta di Caceres...». E poi un’ultima battuta di Cherubini su Max Allegri: «Se una volta ogni 40 partite deve giocare uno, giocherà uno dell’under 23...tanto Max prima che gioca uno dell’under 23...». Forse poi l’allenatore livornese deve aver recepito il concetto o comunque ha fatto di necessità virtù, perché in questa stagione tra Fagioli, Miretti, Iling e Soulè l’under 23 sembra aver battuto un colpo. 

Il retroscena finale rivelato dalle intercettazioni della Guardia di Finanza invece concerne una bandiera mai dimenticata dai tifosi della Juventus: Alessandro Del Piero. In una telefonata del 6 settembre 2021, pare che Agnelli e John Elkann, proprietario di maggioranza di Exor discutessero sull’eventualità «di far riavvicinare Del Piero alla società». E ora che l’assetto della società è rivoluzionato, magari questa possibilità può concretizzarsi.