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Covid, la variante Gryphon dilaga negli Usa: i dati impressionanti sui contagi

La variante Covid XBB.1.5., denominata Gryphon, corre negli Stati Uniti, dove, secondo le stime del Center for Diseas and Control and Prevention (Cdc), ha più che raddoppiato la sua quota di contagi. Nel mese di dicembre la variante è passata da essere causa del 4% al 41% delle infezioni. Nel nord-est degli Stati Uniti, sempre secondo le stime del Cdc, XBB.1.5 sta generando il 75% dei nuovi casi di Covid-19. Virologi ed epidemiologi citati dalla Cnn affermano che questa sottovariante di Omicron ha il potenziale per guidare una nuova ondata di casi negli Stati Uniti, anche se non è ancora chiaro quanto sarà grande il suo impatto e se potrebbe causare più ricoveri rispetto alle precedenti varianti.

 

 

Chi non è particolarmente allarmato dalla sottovariante Omicron XBB.1.5 è Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova: “È più immunoevasiva rispetto alle precedenti però attenzione questo aspetto è riferita ad un ciclo completo o primo ciclo vaccinale. Il messaggio è che queste varianti sono più contagiose delle precedenti ma al momento orbitano intorno alla galassia Omicron quindi non una malattia più grave e quindi per ora non un impegno maggiore per gli ospedali rispetto ai ricoveri per le forme più impegnative. E probabile che anche Gryphon risponda al ciclo completo vaccinale, quindi il messaggio che deve arrivare forte e chiaro è che si deve fare la dose di richiamo. Mentre in Italia - la sottolineatura dell’infettivologo ligure - abbiamo ancora un 70% della popolazione target che non ha fatto il booster, né il primo né il secondo”.