veleno social

Chef Rubio denunciato da Segre, la replica è peggio del tweet "incriminato"

Raffica di denunce per minacce e messaggi d'odio ricevuti sui social. La senatrice a vita Liliana Segre ha formalizzato in caserma ai Carabinieri di Milano 24 denunce. Le indagini saranno condotte dalla sezione Indagini telematiche del nucleo investigativo dell’Arma del comando provinciale milanese. L’intenzione di denunciare era stata annunciata dalla stessa Segre, assistita dall’avvocato Vincenzo Saponara, lo scorso novembre al Forum nazionale delle donne ebree d’Italia. In particolare, sottolinea l'Agi, la senatrice e testimone della shoah è stata destinataria di messaggi di odio, anche di carattere antisemita, di insulti e di minacce di morte.

 

Tra i 24 denunciati anche nomi noti tra i paladini della sinistra più antagonista come chef Rubio, cuoco noto per le sue trasmissioni in tv ma anche per l'attivismo sui social. Gabriele Rubini, questo il nome d'arte di Rubio, è noto per le sue posizioni critiche verso Israele. In particolare, già nel 2019 era stato denunciato per istigazione all’odio razziale per un tweet in cui definiva "abominevole" lo Stato ebraico. Nella denuncia presentata a Milano Segre ha evidenziato alcuni dei recenti messaggi di odio pubblicati online e sui social, anche di carattere antisemita, insulti e minacce di morte provenienti dal mondo No vax e No Green pass. 

 

"A parte il fatto che non mi è arrivata nessuna denuncia e che non ho mai minacciato Liliana Segre che ho solo invitato a condannare i crimini di “Israele” pur sapendo quanto lei non si occupi di politica quando si tratta di Palestina, grazie a tutte/i per il sostegno", commenta Rubio sui social. Il riferimento è al tweet in cui lo chef aveva attaccato Segre per essersi esposta sulla guerra in Ucraina tacendo invece sulla Palestina. Non pago, rincara la dose: "Secondo i sionisti difendere il diritto ad autodeterminarsi dei palestinesi (semiti) che da 74 anni è massacrato dai nazisti della colonia illegale d’insediamento israeliana che chiamate 'Israele' è istigazione all’odio. Ps non mi è arrivato nulla, se questo è un giornalista" scrive tirando in ballo David Parenzo, giornalista di La7, che aveva rilanciato la notizia della denuncia di Segre.