situazione insostenibile

Il caro-prezzi colpisce anche la merenda dei bimbi: vola il costo di frutta, yogurt e pane

Luigi Frasca

Il caro prezzi colpisce anche la merenda dei bambini con aumenti che vanno dal +8% per la frutta al +10% dei prodotti della panetteria e della pasticceria fino al +12% per lo yogurt ma l’effetto dei rincari energetici si fa sentire anche sulle scelte tradizionali come il classico abbinamento pane (+14%), burro (+34%) e marmellata (+8%) o quello con i salumi (+7%). È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione della giornata nazionale della merenda sui dati Istat sull’inflazione ad agosto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il caro energia provocato dalla guerra in Ucraina ha spinto in alto i costi di produzione e - sottolinea la Coldiretti - rischia di cambiare anche le abitudini alimentari dei più piccoli ai quali si consiglia che venga consumata a metà mattina una merenda contenente circa 100 calorie, che corrispondono in pratica a uno yogurt, o a un frutto, o a un succo di frutta senza zuccheri aggiunti. La merenda è uno degli appuntamenti fondamentali per l’alimentazione non solo dei più piccoli, ma anche di due adulti su tre.

 

 

Con l’esplosione delle bollette di luce, gas, carburanti e mangimi, l’impennata dei costi sta portando sull’orlo della chiusura migliaia di aziende. L’aumento delle spese colpisce duramente l’intera catena agroalimentare a partire dalle campagne dove più di un’azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività. In agricoltura si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Aumenti che riguardano l’intera filiera: vetro (+30%), tetrapack (+15%), etichette (+35%), carbone (+45%), plastica (+70%). «Bisogna intervenire per contenere il caro energia e i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro», afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.