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Twitter, ok degli azionisti all’offerta di Elon Musk. Ora deciderà tutto un giudice

Gli azionisti di Twitter hanno approvato l’offerta di acquisto da 44 miliardi di dollari di Elon Musk, dalla quale il patron di Tesla sta cercando di svincolarsi. L’accordo è oggetto di una battaglia legale tra il multimiliardario e la società che controlla il social network, con la parola finale che spetterà ora a un giudice del Delaware. Musk, dopo aver lanciato a metà aprile un’offerta per l’acquisizione della piattaforma social da 44 miliardi di dollari, ha martellato per mesi sul fatto che la percentuale di account falsi e di spam a suo avviso supera di gran lunga il 5% stimato dalla dirigenza di Twitter, e sta ora cercando di svincolarsi. Il social network ha avviato una causa contro il patron di Tesla per costringerlo a rispettare l’impegno di acquisizione. Il processo è previsto per metà ottobre. 

 

 

Il voto degli azionisti di Twitter arriva nel giorno in cui l’ex responsabile della sicurezza della società che cinguetta, Peiter Zatko, licenziato lo scorso gennaio, ha reso la sua testimonianza nella commissione del Senato ribadendo le accuse di gravi carenze nella sicurezza contro la direzione del social network. Accuse che Musk utilizzerà nella causa legale contro Twitter per il mancato acquisto della piattaforma social. Nel suo intervento davanti ai senatori, l’ex capo della sicurezza ha parlato di «compagnia gestita dai rischi e dalle crisi» e che «ha reagito ai problemi troppo tardi». Secondo l’ex dirigente, il board di Twitter non ha mostrato la volontà di risolvere i problemi e avrebbe ignorato gli avvertimenti arrivati da lui e da altri dipendenti. Zatko ha citato lo scrittore Upton Sinclair, dicendo: «È difficile portare qualcuno a capire qualcosa quando il suo stipendio dipende dalla sua capacità di non capire quella cosa». Twitter non ha commentato le dichiarazioni del suo ex manager. Il board aveva comunicato in passato di averlo licenziato per il suo «standard scadente», accusandolo di «cercare in modo opportunistico il sistema per danneggiarli». 

 

 

Le accuse di Zatko, rinomato per essere un hacker buono, rischiano di complicare la battaglia legale di Twitter contro Musk. A rafforzare la posizione del patron di Tesla anche il fatto che il social network abbia pagato al suo ex responsabile per la sicurezza un’indennità di fine rapporto da 7,5 milioni di dollari, consentendo a Musk di appellarsi a un’ulteriore violazione dell’accordo di acquisto. Nella lettera gli avvocati di Musk hanno citato una sezione dell’accordo di fusione secondo la quale Twitter si impegnava a non «concedere o fornire alcuna liquidazione o indennità di fine rapporto a qualsiasi Fornitore di servizi dell’azienda, se non il pagamento di importi o indennità di fine rapporto nel corso ordinario dell’attività, in linea con la prassi passata e subordinatamente all’esecuzione e alla non revoca di una liberatoria di crediti a favore dell’azienda e delle sue consociate».