emergenza rincari

Caro prezzi, per fare la spesa si spendono oltre 500 euro in più all'anno

Luca De Lellis

L’inflazione continua a massacrare le tasche degli italiani. E se in un primo momento i rincari riguardavano solamente luce, gas e carburante, ora anche i prezzi dei generi alimentari crescono a dismisura giorno dopo giorno. In particolare, secondo i dati riportati dall’Istat, gli aumenti sul carrello della spesa di maggio hanno fatto registrare un +6,7 %, il valore più alto dal marzo del 1986. Il presidente di Assoutenti (associazione no profit per la tutela dei consumatori) Furio Truzzi si è detto enormemente preoccupato di tale situazione, spiegando che “i prezzi dei prodotti alimentari hanno subìto un’impennata record, aumentando del +7,4% rispetto allo scorso anno e addirittura del +1,2% in un solo mese”. Questo – ha proseguito il numero uno dell’organizzazione - significa che una famiglia, solo per mangiare, deve mettere in conto, in media, una maggiore spesa pari a +554 euro annui”.

 

 

 

 

 

Se poi si considera che sempre i dati Istat parlano - in riferimento all’anno solare 2021 - di circa 1,9 milioni di famiglie italiane (il 7,5% del totale) che vivono in condizione di “povertà assoluta”, ecco che l’effetto dei rincari risulta essere ancor più devastante per l’economia delle persone. “È una sciagura per i consumatori” ha dichiarato Truzzi, che poi ha aggiunto: “Siamo in presenza di un vero e proprio allarme destinato purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi”. Cosa deve fare allora il governo per provare ad arginare questa emorragia? “Non può restare guardare e, di fronte a quella che è una emergenza, deve adottare misure straordinarie a tutela delle famiglie e dell'economia, bloccando subito il prezzo dei carburanti e ricorrendo a tariffe amministrate per i beni primari come gli alimentari e l'energia”.

Tra i prodotti più incrementati nel confronto tra maggio 2021 e lo stesso mese del 2022 possiamo incontrare: pasta +20,5 %, olio di semi addirittura +70,2 %, burro 23,3 % e farina 18,7%. Mentre per quel che riguarda le spese casalinghe sull’energia elettrica la situazione è, se possibile, anche peggiore, con un aumento del 73,5 % nel periodo considerato.