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Per un italiano su due agli ucraini non resta che trattare con Putin, il sondaggio di Pagnoncelli a Dimartedì

Luca De Lellis

Gli italiani come vedono l’andamento della guerra in Ucraina? Quali sono le loro posizioni dalle diverse prospettive in cui la si può guardare? Queste domande hanno trovato una risposta attraverso i sondaggi proposti agli italiani da Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia. Nella puntata di DiMartedì, andata in onda nella serata di martedì 26 aprile su La7, il conduttore Giovanni Floris ha interpellato il numero uno dell’istituto di sondaggi con sede centrale a Parigi.

 

La prima domanda ha riguardato il comportamento dell’Ucraina. Cosa farebbero gli italiani al posto di Zelensky? Il risultato è stato molto equilibrato, con una lieve maggioranza (47%) che propende per l’accettazione della perdita del Donbass e l’avvio di un dialogo con Putin. Il 45% sostiene invece completamente l’opposto, cioè che il Paese aggredito dovrebbe continuare a combattere per l’integrità del proprio territorio, certificando la presenza di dubbi nel pensiero comune. Per concludere questo primo sondaggio, l’8% di chi ha partecipato non si è espresso. Per quanto concerne invece l’atteggiamento dell’Italia nei confronti di questa guerra si è verificata una maggiore univocità di pensiero. Nonostante un terzo degli italiani (il 35%) creda che la posizione del governo sia troppo schiacciata a quella degli Stati Uniti e di Zelensky, il 56% dice che l’Italia si sta giustamente allineando con le misure prese dagli Alleati. Il restante 9% non sa e non indica.

 

Il 25 aprile si è festeggiato in Italia il giorno della Liberazione. La terza domanda rivolta ai partecipanti è stata fatta per capire se può essere operato un parallelo tra la Resistenza partigiana della Seconda Guerra Mondiale e quella degli ucraini. Anche qui vige un sostanziale equilibrio, con il 47% che pensa sia giusto mantenere il paragone, il 45% crede che non possa essere fatto un parallelo e l’8% che non si è espresso.

 

E il governo Draghi in questa situazione, come si sta comportando? Questo è stato l’ultimo quesito posto da Nando Pagnoncelli. Quasi un italiano su 10 (il 9%) sostiene di essere sorpreso in positivo. Tuttavia, un terzo dei partecipanti (il 31%) si dichiara deluso dell’azione dell’esecutivo. La grande maggioranza (47%) dice che è in linea con le proprie aspettative e il rimanente 13% non sa e non indica.

Le opinioni non sono certo univoche, non potrebbero esserlo in una fase così delicata e di evoluzione del conflitto. Tuttavia, afferma Pagnoncelli a chiusura del proprio intervento, “l’indice di approvazione al governo è piuttosto elevato, come spesso succede nelle situazioni di difficoltà, nelle quali prevale il consenso per chi è chiamato a guidare il Paese”.