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Così facciamo male all'Italia, Bassetti distrugge i tamponi rapidi

Federica Pascale

“Ci sono regioni che andranno in arancione o addirittura in rosso senza ragione”. Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, lancia l’allarme dallo studio de L’Aria che Tira su La7, durante la puntata di mercoledì 12 gennaio. “Fare un record giornaliero dei contagi e dei ricoveri ospedalieri Covid aveva senso prima ma oggi è anacronistico”, afferma Bassetti. La stima dei contagiati dipende da quanti tamponi sono stati effettuati durante la giornata e quindi i dati raccolti giorno per giorno non rispecchiamo la reale situazione pandemica. “È giusto avere un record di quante persone entrano in ospedale per la polmonite da Covid” e non invece sapere giorno per giorno quanti sono i contagiati asintomatici. Bisogna tornare a fare i medici, e meno i burocrati.

 

 

 

 

 

“I numeri fatti dai burocrati non servono a nulla se non a creare ansia e confusione” denuncia l’infettivologo. “Forse la luce non la vogliamo vedere. Ogni volta che c’è una notizia buona, c’è sempre qualcuno che si preoccupa di darne una cattiva”. Omicron, tra l’altro, è una forma molto meno aggressiva di Covid, seppur più contagiosa, che ci spinge verso una fase nuova, l’endemia. “Dobbiamo imparare a convivere con il virus, vaccinandoci. L’epidemia oggi picchia dove non si è vaccinato”.

Bassetti punta il dito anche contro i tamponi rapidi, meno attendibili e dei quali si fa grande abuso: “Il tampone molecolare è il test di riferimento e chiaramente non possiamo farlo a tutti e tutti i giorni per motivi futili”. Dunque, una gestione più medica e meno gestita dalla pancia della gente che spinta dalla paura del contagio corre a tamponarsi sballando i dati. “Così non va bene, ascoltiamo i medici e la scienza. Così facciamo male all’Italia”.