i pediatri sono già pronti

Il retroscena sul vaccino ai bambini: l'Aifa potrebbe dare il via libera con pesanti limitazioni

Si attende il pronunciamento dell’Aifa sull’autorizzazione al vaccino anti-Covid nella fascia 5-11 anni. Come viene riferito da Tagadà non è però affatto scontato che si arrivi ad un via libera per tutti i bambini: la commissione tecnica dell’agenzia italiana del farmaco ha assoluta indipendenza e potrebbe approvare il vaccino per i bambini dando delle indicazioni e delle prescrizioni anagrafiche in base alle caratteristiche dei bambini. Una decisione sulla falsa riga di quanto successo in Francia.

 

 

L'Haute Autorité de Santé francese ha infatti autorizzato l'uso del vaccino Covid-19 di Pfizer nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni con alcune limitazioni. "Nell'attuale contesto epidemiologico, e alla luce dei dati disponibili, l'Haute Autorité de santé dà un primo parere sulla vaccinazione dei bambini di questa fascia di età e la raccomanda a tutti coloro che presentano un rischio di sviluppare una forma grave di malattia e morte e per chi vive insieme a persone immunocompromesse o vulnerabili non protette dalla vaccinazione”, specifica l'HAS.

 

 

Intanto i pediatri sono pronti alle iniezioni come annunciato da Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatri: “Siamo pronti a vaccinare e contenti di poterlo fare dal 23 dicembre. I vaccini sono sicuri ed efficaci, come abbiamo ribadito noi della Sip insieme alle altre società scientifiche. Da qui a Natale convinceremo i genitori che hanno dubbi o paure nel vaccinare i loro figli tra i 5 e gli 11 anni. Io farà vaccinare i miei nipoti di 6 e 7 anni. Aspettiamo le indicazioni più precise su chi dovrà somministrare il vaccino, molte Regioni hanno previsto anche gli hub oltre ai pediatri, o anche i centri vaccinali delle aziende ospedaliere. Magari - sottolinea la Staiano - non vaccineremo proprio a Natale ma dal 27 dicembre sì. Negli Usa e in Israele già hanno vaccinato in questa fascia d’età, in Usa più di 3 mln di bambini e non sono stati registrati effetti avversi gravi, anzi - concludela presidente della Sip - per quanto riguarda la miocardite, che tra 17-20enni era stata riscontrata in alcuni soggetti come evento avverso, nei bambini non si è mai manifestata”.