al ribasso

G20, quello sul clima è un accordino: tetto di 1,5 gradi ed emissioni zero "a metà secolo"

Un compromesso al ribasso sul grado e mezzo, che tradisce le aspettative dei più ottimisti. Al G20 di Roma è stato raggiunto l'accordo sul tetto massimo di 1,5 gradi per il riscaldamento globale. Gli sherpa delle varie delegazioni hanno lavorato tutta la notte e alla fine è stata confermata la linea più prudente. 

 

Un impegno abbastanza generale e poco definito, come si evince anche dalla bozza della dichiarazione finale del G20 di Roma che circola in queste ore. Nel testo si fa riferimento alla scadenza "di metà del secolo" per raggiungere il traguardo delle emissioni zero. Nessuna data ma una indicazione di massima, dunque, dopo le pressioni della Cina - che voleva il 2060 come limite - India e Indonesia.

 

Il G20 fissa come proprio obiettivo il contenimento dell'aumento delle temperature globali entro 1,5 gradi e non due "perché così dice la scienza", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, aprendo la seconda giornata dei lavori del G20. In primo piano nel suo intervento l'impegno in difesa del pianeta, al centro oggi anche a Glasgow, in Scozia, della conferenza Cop26 delle Nazioni Unite che si apre oggi e che sarà un proseguimento ideale della discussione sul clima del G20.