sopravvissuta alla Shoah

Un no-vax di sinistra l’anti Liliana Segre di Bologna: insulti vergognosi alla sopravvissuta alla Shoah

“Liliana Segre è una donna che ricopre un seggio che non dovrebbe avere perché porta vergogna alla sua storia, che dovrebbe sparire da dove è”. Tali parole indirizzate alla senatrice a vita e sopravvissuta alla Shoah sono state pronunciate da Gian Marco Capitani, esponente di spicco del movimento no-vax ‘Primum non nocere’. Subito sono partite le accuse di fascismo per le dichiarazioni pubbliche alla manifestazione contro il green pass a Bologna, ma la realtà è ben diversa.

 

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Come rivela Libero il gruppo da cui proviene Capitani si descrive come un movimento “formato esclusivamente per segnalare gli effetti collaterali dei farmaci e delle terapie comunemente usati, all'interno del quadro scientifico”. Ma oltre a lottare contro il vaccino che salva dal Covid Capitani e i suoi non nascondono le proprie simpatie politiche. Uno dei loro slogan è “El pueblo unido jamás será vencido”, tra i più in voga tra gli anti-fascisti rossi.

 

 

Capitani ha cercato di metterci una pezza rilasciando una dichiarazione all’Ansa: “Non sono un razzista non ho mai negato la Shoah e di certo non sono antisemita. Ho provato ad interloquire con Lei (la Segre, ndr) nella certezza di poter trovare ascolto e mi son ritrovato giudicato per una singola parola. Nell'ultimo anno e mezzo non si contano le frasi violente e le istigazioni alla violenza espresse nei confronti di chi ha una diversa opinione sulla campagna di vaccinazione di massa in corso. A reti unificate, 24 ore su 24, si è scatenata un'autentica campagna d'odio che, temo, abbia fatto molto male al Paese. Sono dispiaciuto di non essermi espresso in modo più appropriato, ma ribadisco che la sua opinione è semplicemente legata al ruolo di presidenza della commissione per il contrasto dell'intolleranza da Lei ricoperto. In quel ruolo - conclude Capitani mantenendo il punto - ritengo che Lei abbia il dovere di esprimersi contro ogni violenza, anche se è rivolta a chi non la pensa come Lei”.