sempre i soliti

Andrea Scanzi a raffica contro Matteo Salvini e Lilli Gruber muta. Monologo infinito, scandalo a Otto e mezzo

Giorgia Peretti

Andrea Scanzi si lancia in un monologo interminabile contro Matteo Salvini e Lilli Gruber acconsente. Il giornalista, ospite fisso nel programma di La7, torna all’attacco contro il leader della Lega senza mai essere interrotto.

 

La conduttrice del talk show preserale apre la puntata di venerdì 8 ottobre con la notizia della proposta dei 12 paesi dell’Unione Europea di costruire un muro contro i migranti. Una proposta che viene sottoposta anche a Mario Draghi dal leader del Carroccio. “Salvini sta cercando di recuperare una centralità politica? Ieri si era appacificato con il governo e già oggi c’è una nuova sfida. Che ne pensi di questo muro?”, esordisce la Gruber.  

 

“Salvini ha inciso sulle riaperture più o meno come padre Cionfoli ha inciso nella storia del rock non ha toccato palla le riaperture”, così inizia il lungo monologo la firma del Fatto Quotidiano. 

“Salvini sta cercando in qualche modo di recuperare consensi – prosegue con la sua invettiva, Scanzi-  ma soprattutto sta cercando di ricordare a se stesso di esistere perché nella sua fase politica più critica e drammatica. Anche caricaturale, fantozziana. Ogni giorno che passa praticamente ne sbaglia una, la sua tattica è vecchia come il mondo”.  

 

Poi lo accusa di opportunismo: “fa finta di non stare dentro il governo quando il governo prende decisioni impopolari e poi è il primo ad alzare il ditino non appena il governo fa qualcosa di bello”. Ma non finisce qui, nel discorso aggiunge anche Giorgia Meloni, leader di FdI: “C'è un demerito da parte di Salvini e da parte della Meloni. Con una pandemia si sono dichiarati free vax. Beh intanto dici una sciocchezza, anche concettuale e grammaticale. Dentro la pandemia o sei a favore del vaccino o sei contro il vaccino, free vax non vuol dire niente”.

 

Il giornalista continua accusandoli di ammiccare ai no-vax: “Salvini e la Meloni sono stati sempre molto attigui o comunque mai abbastanza distaccati dai novax o dai dubbiosi perché quelli votano”. Infine, conclude il suo discorso rispondendo alla domanda iniziale sul muro anti-migranti, con l’occasione cita i Pink Floyd: “non mi stupisce che Salvini abbia messo la sua firma in questa idea scellerata che ovviamente viene da Orban. Quando mai Orban non è d'accordo con Salvini e viceversa. 40 anni fa uscì un disco che si chiama 'The Wall', dei Pink Floyd.  Il muro racconta una società dove il potere erige dei muri per isolare il diverso. Quei muri sono fatti da mattoncini di arroganza, fatti di violenza, fatti di antisemitismo, razzismo e xenofobia. Quella politica mi sembra che piaccia molto a Salvini ma da qui a prendersi meriti a vantarsi di pensarla così c'è un mondo”. E la Gruber in silenzio.