"basta dittatura"

I no green pass alzano le barricate e monta la protesta: pronto il blocco delle stazioni di tutta Italia

I 'No Green pass' sono pronti a dare battaglia contro il certificato verde richiesto da inizio settembre, fra gli altri settori, sui treni a lunga percorrenza (esclusi i convogli regionali). "Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno!", il grido di battaglia lanciato sulla chat Telegram dal titolo 'Basta dittatura', fra le anime del popolo contrario al Green pass, che conta oltre 38mila iscritti. È stato annunciato un sit-in di protesta in almeno 55 stazioni in tutta Italia, proprio per il primo settembre, da Milano Porta Garibaldi a Torino Porta Nuova, da Roma Tiburtina a Bologna Centrale, passando per Brescia, Genova Piazza Principe, Bari Centrale, Caserta, Reggio Calabria e molte altre. "Ore 14:30: incontro davanti stazione. Ore 15:00: si entra e si rimane fino a sera", si trova ancora scritto sulla chat.

 

 

Non sono mancate le reazioni. Assoutenti è pronta a denunciare chiunque bloccherà le stazioni e creerà disagi alla circolazione ferroviaria. Lo fa sapere l'associazione dei consumatori, commentando le annunciate manifestazioni di protesta dei 'No Green pass'. "Si tratta di una protesta di una violenza inaudita, che creerà enormi danni a chi utilizza il treno per andare a lavoro o a chi si sposta con il trasporto ferroviario per rientrare dalle vacanze estive - sottolinea il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi -. Rispettiamo il diritto di tutti di manifestare e protestare, ma siamo pronti alla battaglia legale contro coloro che, al fine di imporre le proprie idee, determineranno un danno ad altri cittadini, ingiustamente coinvolti nelle proteste dei 'No Green pass'". E ancora: "Ricordiamo agli organizzatori di queste manifestazioni che bloccare la circolazione dei treni realizza sia il reato di blocco stradale che quello di interruzione di pubblico servizio, ed Assoutenti non esiterà a rivolgersi alla magistratura di tutta Italia per denunciare penalmente chi ostacolerà la partenza e l'arrivo dei treni presso le stazioni ferroviarie".

 

 

Levata di scudi anche dalla presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, secondo cui "la minaccia del movimento 'No Green pass' di bloccare le stazioni il primo settembre, quando scatterà il giusto e inevitabile obbligo per salire sui treni a lunga percorrenza, è gravissima: un tentativo di sabotaggio alla civile convivenza in nome della libertà di contagiare, che il Viminale ha il dovere di non sottovalutare pianificando da subito contromisure severe". "Non può esserci alcuna comprensione - lo sfogo dell'azzurra - per chi dolosamente mette a repentaglio la salute pubblica". Contrario anche il segretario del movimento Unione popolare cristiana (Upc), Antonio Satta: "Finora le manifestazioni dei no vax sono state un vero flop. A 'beneficiarne' sono stati più che altro esponenti della Lega e della destra, che non perdono occasione per parlare solo alla pancia del Paese. Ora viene annunciato il blocco dei treni per il primo settembre: mi auguro che le autorità agiscano".