regione lazio sotto tiro

Agorà, "fenomeno molto preoccupante". Nicola Zingaretti non sa che pesci prendere sull'attacco hacker

Giada Oricchio

L’attacco hacker al Ced della Regione Lazio, che ha colpito il sistema prenotazioni sanitarie Cup e quello delle prenotazioni vaccinali, è il più grave mai subito da un’amministrazione pubblica in Italia. Il malware, entrato in azione nella notte tra sabato e domenica, ha criptato tutti i dati dei quali non era stato fatto un backup e ora si sta lavorando a mano per recuperare le informazioni sui vaccini non trasferite alla struttura del Commissario straordinario Figliuolo. Il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, è intervenuto nella trasmissione “Agorà Estate” su Rai3, ha ammesso che l’hackeraggio continua, ma ha gettato acqua sul fuoco negando che i dati siano stati trafugati: “Purtroppo non si fermano. Questa notte ci sono stati tantissimi attacchi ed è uno dei più gravi nella storia della Pubblica Amministrazione. Per chiarezza dico che nel Lazio la campagna vaccinale non è bloccata, ma è sospesa la prenotazione fino a nuovo ordine. L’emergenza è in corso e si sta lavorando giorno e notte e confidiamo di riaprire il portale nei prossimi giorni. Quello che è avvenuto proietta non solo il Lazio, ma tutta l’Italia in una situazione nuova. E’ già accaduto negli Stati Uniti, Inghilterra, Germania con aspetti ancora più devastanti. Il virus ha criptato i dati, per ora nessun dato è stato trafugato né della sanità né del capitolo finanza-economia però è un fenomeno molto preoccupante per le sue dimensioni”.

 

 

Secondo l’ex segretario del PD i dati dei vaccinati “sono tutti al sicuro, non c’è alcuna paura” però resta abbottonato sull’origine dell’attacco: “Ora non siamo in grado di dire se è partito da una struttura periferica o da una società privata che lavora per la Regione. Sui giornali leggiamo solo supposizioni, questo è il cuore delle indagini in corso”. Infine fa capire che la Regione non pagherà per riavere i dati: “Non è stata avanzata alcuna richiesta di riscatto anche se il problema si è posto perché l’obiettivo degli attacchi cyber è proprio quello del riscatto o della vendita dei codici nelle dark room all’asta. Questo attacco ci fa capire che dobbiamo correre sulla cyber security. Siamo al 70% della popolazione adulta vaccinata, questi sono criminali che vogliono fermarci e invece non dobbiamo farlo, dobbiamo andare avanti decisi”.