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Morning News, “imperativo categorico”. Il generale Figliuolo riparte dalla scuola e dai tamponi calmierati

Giorgia Peretti

"La scuola in presenza è un imperativo categorico”, queste le parole del generale Francesco Paolo Figliuolo a “Morning News”. Il programma di approfondimento mattutino dell’estate di Canale 5, condotto da Simona Branchetti, fa il suo esordio in grande stile ospitando il commissario straordinario per l’emergenza Covid. In apertura, la puntata di lunedì 26 luglio vede protagonisti la campagna vaccinale e il green pass. "La vaccinazione è davvero importante, - esordisce il commissari o- tutta la comunità scientifica è concorde nel dire che la vaccinazione è utile ed è sicura anche per i ragazzi fino a 12 anni. Così come approvato dalle autorità regolatorie dei farmaci sia a livello europeo sia a livello italiano. Noi dobbiamo riaprire le scuole è un imperativo categorico la scuola in presenza, lo dice anche il comitato nazionale per la bioetica fa bene allo sviluppo sociale e personale dei bambini. Forti di queste affermazioni è importante perché così si limita la circolazione del virus e si bloccano le varianti”.

 

 

Per ciò che riguarda il 15% del personale scolastico ancora non vaccinato, il generale Figliuolo esorta a svolgere un “atto di generosità”: “Sarebbe un numero confortante il problema è che l'85% dei raggiunti non è omogeneo. Noi abbiamo oggi 9 regioni che viaggiano dal 77 al 50% di personale scolastico non vaccinato e questo non va bene. È importante che in quelle regioni soprattutto si convincano il personale docente non docente a fare questo atto di generosità, perché solo così poi riparte il nostro paese”. La campagna vaccinale continua a ritmo serrato, attivando “un meccanismo di chiamata attiva” dove “I medici di medicina generale cercano di convincere queste persone a presentarsi alla vaccinazione”. Ma non solo, il commissario fa sapere: “si va anche a domicilio a cercare di vaccinarli anche con squadre mobili delle Asl della difesa. Dei team formati ognuno da un medico e due infermieri stanno facendo un 'lavoro etico di qualità', spesso trovano anche persone allettate o persone in frazioni remote del nostro paese poco alfabetizzate dal punto di vista informatico e quindi sono rimaste nella cosiddetta platea degli esitanti. Hanno solo bisogno che qualcuno vada lì, gli spieghi bene il valore del vaccino e cosa devono fare, poi normalmente si convincono e si fanno il vaccino”.

 

 

Infine, il focus sul green pass per chi è in attesa del completamento della doppia vaccinazione: “Ho avuto il compito unitamente al ministro della salute di fare un protocollo d'intesa con i farmacisti per avere i tamponi a prezzo calmierato. Nel giro di una decina di giorni anche meno riusciremo a trovare un prezzo molto conveniente per coloro i quali, nell'attesa di fare il vaccino, debbono ancora perché il tampone per ottenere il game pass”.