pensiero unico

Povia asfalta Fedez e il Ddl Zan e finisce nel mirino degli hater arcobaleno. Per loro vale l'insulto libero

Tutti possono parlare di Ddl Zan, omofobia, diritti, educazione. Tranne Povia. Il cantante ha lanciato un video in cui controbatte a quello di Fedez con l'ideatore della legge sull'omofobia. Apriti cielo, invece di commentare sul merito sui social è partita la corsa al dileggio del cantante lanciato nello show business che conta da Paolo Bonolis e poi virato nella sfera indipendente, nella musica e nelle idee controcorrente rispetto al mainstream dominante. 

 

"La sinistra? "Anni di Gramsci, di Togliatti, di Hegel, di Marx, che non si sarebbero mai sognati di violare la mente dei bambini. Per carità, potete seguire questa gente, potete dargli spazio tutti ne hanno diritto, ma non potete dirmi che quello che dicono è giusto. Fedez tu ti devi vergognare di dare spazio a questa gente", dice Giuseppe Povia nel video che in poche ore h macinato visualizzazioni a iosa. 

 

 

Alessandro Zan, continua, "lei si deve vergognare di proporre addirittura una legge che imporrà ai genitori di accompagnare i bambini nell'altro sesso perché si percepiscono opposti dal loro sesso di nascita. I bambini? Ma i bambini sono spugne, sono registratori perfetti di informazioni e quello che tu gli dici loro lo prendono per buono. Noi adulti abbiamo la capacità di capire che tutto questo è una follia, ma i bambini...! I bambini venduti, comprati, imbottiti di farmaci, di informazioni sbagliate, di influenze esterne, i bambini non hanno la capacità di capire che state facendo un torto a loro e alla loro crescita spontanea e naturale. Ma che fretta avete di colonizzare ideologicamente la testa dei bambini?". 

 

"No, caro Zan - dioce ancora Povia -  i genitori oggi non sono 'fortunatamente più sensibili'. Li state confondendo con la vostra propaganda ideologica che nulla ha a che fare col bene dei bambini. Mi meraviglio che venga discusso un testo così assurdo, e se passa è l'inizio di una nuova dittatura". Povia poi sottolinea: "Guardate, io posso parlare, perché ho scritto 'I Bambini fanno oh', e anche 'Dobbiamo salvare l'innocenza'. Ma anche Giorgio Gaber aveva scritto prima di morire 'Non insegnate ai bambini la vostra morale malata e le vostre illusioni sociali'", conclude il cantautore.

 

Proprio a quest'ultimo riferimento, quello alla canzone 'I Bambini fanno oh' che lo ha fatto conoscereal grande pubblico, si attaccano gli hater e la propaganda arcobaleno. Non una parola sul gender nelle scuole.