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Dopo il tramonto tutta la notte a casa del cardinale Becciu. Così Cecilia Marogna scandalizzò i pm del Papa

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Come nelle più romanzate spy story Cecilia Marogna, la misteriosa dama bianca dell'ultimo Vatican-gate, un minuto dopo il tramonto del sole quatta quatta il 16 settembre dell'anno scorso entrò con una valigiona nell'appartamento privato dell'ex cardinale Angelo Becciu nel palazzo del Sant'Uffizio e da lì è uscita solo il pomeriggio successivo con una busta di mille euro in contanti versati subito sul proprio conto corrente a Intesa San Paolo nello sportello automatico della filiale di Porta Angelica.

 

 

L'episodio è raccontato nelle 487 pagine di citazione a giudizio dell'ex cardinale Becciu scritte dai promotori di giustizia del Vaticano secondo cui testimonierebbe la scelta dell'alto prelato di mantenere anche a suo rischio e pericolo i rapporti con la misteriosa dama bianca perfino dopo che era venuta alla luce la vicenda giudiziaria e un mese prima dell'arresto della stessa Marogna. Il 16 settembre 2020 il sole tramonta alle 19,17 ed esattamente un minuto dopo la dama bianca varca nella prima penombra della sera il portone del Sant'Uffizio. Scrivono i promotori di giustizia: “Dalla ricostruzione degli eventi effettuata dal Corpo della Gendarmeria attraverso l'analisi delle registrazioni del sistema di video sorveglianza di questo Stato relative al 16 e 17-09-2020 è emerso che la signora Cecilia Marogna si è intrattenuta nel palazzo del Sant'Uffizio ove è ubicato l'appartamento del Cardinale dalle ore 19:18 del 16-9-2020 alle ore 16:18 del 17-9-2020”.

 

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