Agorà

Agorà, "angoscia sul vaccino AstraZeneca". Il virologo Pregliasco insiste: sì alla seconda dose

A distanza di qualche settimana dalle feroci polemiche che erano sorte sul vaccino AstraZeneca e sugli effetti collaterali che portano a trombosi, specie con il calare dell’età di chi viene inoculato contro il Covid, si è riacceso il dibattito sui rischi e i benefici del prodotto dell’azienda anglo-svedese in seguito alla morte di Camilla. La scomparsa della 18enne di Sestri Levante, in provincia di Genova, è il tema d’apertura della puntata dell’11 giugno di Agorà, programma di Rai 3 condotto da Luisella Costamagna, che per l’occasione dà subito la parola al virologo Fabrizio Pregliasco, professore dell'Università di Milano e direttore sanitario Irccs Galeazzi. 

 

 

La giornalista chiede all’esperto se si è esagerato con gli Open day per vaccinare i giovani e la risposta, dopo quanto successo nelle ultime ore, lascia lo studio in silenzio: “L’obiettivo è stato quello di velocizzare la vaccinazione, perché il risultato di recupero in termini di ritorno alla vita normale vede la necessità di una quantità di vaccinazioni e una velocità di esecuzione. Gli hub vaccinali sono molto utili, così tutti quelli che vogliono fare il vaccino possono farlo. Poi ci vuole un lavoro di fino per andare a convincere quelle persone più a rischio che ancora non si sono vaccinate. La velocità è importante. L’Inghilterra aveva scelto di somministrare questi vaccini ad adenovirus solo agli over40, proprio per ridare fiducia in un’ottica di massimizzare il rischio-beneficio. Ricevo messaggi da conoscenti angosciati sul fatto di fare la seconda dose AstraZeneca, che è comunque possibile. Ad oggi - sottolinea Pregliasco - nessun caso di trombosi è stata rilevata nelle seconde dosi. È possibile che nel futuro si definisca che possa essere mescolata la vaccinazione. La vaccinazione complessivamente ottiene risultati ed è sicura.”.

 

 

Le preoccupazioni della Costamagna, madre di un ragazzo adolescente, sono quelle di tante famiglie italiane, che ora rischiano di perdere la fiducia nel vaccino e di rallentare quindi  la campagna vaccinale. Pregliasco prova a tranquillizzarla: “Ritengo importantissima e necessaria la vaccinazione dei giovani, per mettere in sicurezza la comunità. Per rasserenare i ragazzi e le famiglie è meglio andare su vaccini a mRna, che hanno maggiore sicurezza per loro. Spero che questo secondo momento di angoscia su AstraZeneca non infici la campagna vaccinale complessivamente. Questo virus sta circolando e dà dei colpi di coda, solo grazie al vaccino riusciremo ad evitare i casi gravi delle ondate precedenti”.