cavo tranciato

Funivia Mottarone, il sistema frenante di sicurezza non ha funzionato. Nessun indagato dalla Procura di Verbania

La caduta della funivia del Mottarone è stata una vera tragedia e subito si è messa in moto la macchina giudiziaria per accertare le responsabilità dell’incidente che ha causato la morte di 14 persone, con un bambino che lotta per vivere in ospedale. Il faro della procura di Verbania per il dramma è anche volto a capire come mai il sistema di freni di emergenza non abbia funzionato. "Partiamo da una evidenza empirica, il cavo si è tranciato e il sistema di freni di sicurezza, pacificamente, non ha funzionato", spiega il procuratore di Verbania Olimpia Bossi. "Ha funzionato invece per l'altra cabina, che si è bloccata", specifica.

 

 

L'intenzione della procura di Verbania è indagare anche per attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. ”Anche se un po' anomala la funivia è un mezzo di trasporto", specifica Bossi parlando con i giornalisti in procura. Al momento nessuna persona è stata iscritta nel registro degli indagati: i reati per i quali si procede sono quelli di omicidio colposo plurimo e di lesioni colpose.

 

 

Roberto Marchioni, comandante dei vigili del fuoco di Verbania, ha dato la sua testimonianza dello scenario dopo l’intervento: "I vigili del fuoco sono abituati a vivere scene drammatiche ma questa era raccapricciante. Nell’ultimo tratto è dove si verifica il maggior carico della fune traente, che è quella che ha ceduto. Bisognerà vedere i sistemi di sicurezza e perché non hanno funzionato. La procura affiderà le valutazioni a un perito".