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Covid, l'indice Rt sale ancora ma l'Italia sarà senza regioni rosse

Continua il lieve aumento dell’indice Rt in Italia, che sale a 0,89 mentre la scorsa settimana era 0,85. È quanto apprende l’Adnkronos Salute dalla riunione della Cabina di regia Iss-ministero della Salute.

 

 

 

E dovrebbe essere una mappa dell’Italia senza zone rosse quella che uscirà dopo la riunione della cabina di regia ministero della Salute-Iss e le relative ordinanze del ministro Speranza. La Val d’Aosta, unica regione in rosso, dovrebbe tornare in arancione: l’Rt è a 0.93 e l’incidenza, che la scorsa settimana aveva superato la soglia di rischio di 250 casi per centomila (causando il salto di colore), è tornata a livelli più accettabili (ieri era a 187 per centomila).

 

 

 

Dovrebbe rimanere in arancione la Sicilia, che la scorsa settimana aveva ancora parametri alti, soprattutto l’Rt sopra 1 anche nell’intervallo minimo, sceso ora a 0,89: servirà almeno un’altra settimana con numeri da giallo. In bilico tra giallo e arancione la Sardegna, tornata solo la scorsa settimana in arancione dal rosso: l’interpretazione dei criteri fin qui seguiti lascia pensare che serva un’altra settimana (come accaduto sette giorni fa per la Puglia), pur avendo ora numeri pienamente da giallo, con l’Rt a 0,74 e il rischio basso. Proprio ieri il governatore Solinas ha chiesto però al ministro Speranza di tornare in giallo forte di un report con gli ultimi dati (in netto miglioramento) sui contagi. Occorrerà attendere l’ordinanza. Verso la promozione dall’arancione al giallo proprio la Puglia, insieme a Calabria e Basilicata. Tutte le altre Regioni dovrebbero rimanere in giallo. 

«Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto». Mentre «sei Regioni e Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui una, Calabria, ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 15 Regioni e Province autonome che hanno una classificazione di rischio basso». È quanto si legge nella bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute relativo al periodo dal 26 aprile al 2 maggio. «Una Regione (Molise) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno un 
Rt puntuale maggiore di 1, ma con il limite inferiore sotto l’uno. Tutte le Regioni e Province autonome hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno», si legge nel Report.