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Riecco Mario Segni: era in archivio. Ecco il libro sulla più grande fake news della storia repubblicana

Gianfranco Ferroni

Si è affacciato nella chiesa di Sant'Ignazio di Loyola per assistere alla presentazione del libro di monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della diocesi di Bergamo qualche giorno fa. E poi ha scritto un articolo per ricordare il padre, l'ex presidente della Repubblica Antonio Segni. Si, Mario Segni è tornato a calcare le strade del centro storico romano, e sottolinea di aver «lavorato per alcuni anni sull'enorme materiale documentario» conservato in famiglia, «per difendere la memoria di mio padre, accusato di qualcosa che un uomo, uscito da venti anni di antifascismo e protagonista nella costruzione della democrazia italiana e nel miracolo economico, non avrebbe potuto nemmeno immaginare». Il piano Solo. E Segni jr ha anche scritto «Il colpo di Stato del 1964», perché «è giusto che gli italiani sappiano che mai la democrazia italiana è stata in pericolo. Chi ha costruito un racconto inesistente ha veramente utilizzato la più grande fake news della storia repubblicana».