fiale in ritardo

"Ordini vincolanti", cosa dice il contratto dei vaccini AstraZeneca. E anche Moderna consegna meno dosi

La Commissione europea annunci al pubblicazione del contratto con AstraZeneca sul vaccino contro il Covid-19. Un accorto siglato tra le parti, ovvero l'azienda farmaceutica e l'Unione europea per la fornitura delle dosi, che si presenta  "chiarissimo, contiene ordini vincolanti con quantità da consegnare a dicembre e nei primi tre trimestri del 2021”, sottolinea la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.  

 

 

Il contratto presenta comunque ancora diversi omissis, ma a una prima analisi si apprende che il fornitore avrebbe già mancato alcuni impegni. Nell'accordo siglato tra la Commissione europea e AstraZeneca è prevista infatti una consegna delle dosi iniziali già nel 2020 e altre nel primo trimestre del 2021. La quantità delle dosi è stata oscurata. È quanto risulta dal documento pubblicato dall’Ue.

 

Il contratto sul vaccino afferma che la casa farmaceutica "condurrà i suoi migliori sforzi per produrre il vaccino nei luoghi di produzione all’interno dell’Ue", nonché nel Regno Unito che "solo per la sezione" in questione è considerato incluso, potendo "produrre in strutture non-Ue se necessario per accelerare la fornitura del vaccino in Europa", previa comunicazione con la Commissione europea. Il contratto, pubblicato dopo intesa dell’Ue con la casa farmaceutica, è stato firmato il 27 agosto 2020 ed è oscurato in vari punti. Tra questi le parti relative a costi e pagamenti, così come le quantità e tempistiche di alcune produzioni/consegne. In relazione alle prime dosi, il contratto sono oscurati i dati sui vari trimestri..

 

 

 

"A seguito della rinnovata richiesta della Commissione europea il 27 gennaio 2021, l’azienda farmaceutica AstraZeneca ha accettato di pubblicare il contratto redatto firmato tra le due parti il 27 agosto 2020" comunica l’esecutivo europeo, diffondendo il testo. "La Commissione accoglie con favore l’impegno dell’azienda verso una maggiore trasparenza nella sua partecipazione al lancio della strategia dell’Ue sui vaccini. La trasparenza e la responsabilità sono importanti per contribuire a costruire la fiducia dei cittadini europei e per assicurarsi che possano fare affidamento sull’efficacia e sulla sicurezza dei vaccini acquistati a livello dell’Ue", prosegue.

 

 

Intanto va registrato un ulteriore taglio nella fornitura dei vaccini. È quanto annunciato dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, oggi in conferenza stampa sulla situazione della campagna vaccinale. Dopo Pfizer e AstraZeneca, il nuovo stop arriva da Moderna.

 

 

"Anche Moderna ci ha annunciato che per la settimana dell’8 febbraio delle previste 166mila dosi di vaccini destinate all’Italia ne consegnerà 132mila, il 20% in meno - ha spiegato Arcuri - Ormai quasi ogni giorno le previsioni sulla campagna subiscono una modifica, indipendentemente dalla nostra volontà e dal nostro operato".

 

Il vaccino è il bene più importante per combattere la pandemia, i fornitori devono rispettare gli impegni presi. È il monito del commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, lanciato nel corso della conferenza stampa. Sui tempi delle vaccinazioni Arcuri ha spiegato: "Quanto durerà la campagna, quante persone siamo in grado di vaccinare? A queste domande siamo costretti a dare una risposta diversa indipendentemente dal nostro operato e dal nostro sforzo. Quanti italiani vaccineremo e quando? Quando ci saranno i 
vaccini, sarebbe meglio dire che i ritardi dipendono da noi, come qualcuno per fare propaganda tende ad insinuare, a chi fa propaganda si risponde solo con la verità dei fatti". Il commissario all’emergenza ha specificato che "ci mancano almeno 300 mila dosi di vaccino che non abbiamo ricevuto per questo abbiamo avviato tutte le azioni possibili a tutela della salute degli italiani. Vogliamo far valere le nostre ragioni, i vaccini sono il bene più importante per uscire da questa notte è come tale deve essere considerato".