Sclerosi multipla, neurologo: "Attenzione a non scambiare sintomi per recidiva'
Roma, 18 dic. (Adnkronos Salute) - I sintomi influenzali "possono essere scambiati per una recidiva, ma questo accade perché i meccanismi di difesa dell'organismo, quando entrano in azione contro un'infezione, possono far riaffiorare temporaneamente sintomi vecchi. La sclerosi multipla raramente richiede un intervento neurologico immediato. Nella maggior parte dei casi i disturbi collegati alla malattia non vanno gestiti nel giro di minuti, ma nell'arco di giorni". Così Pietro Iaffaldano, professore associato di Neurologia all'università di Bari 'Aldo Moro' e Clinical Project Coordinator del Big Multiple Sclerosis Data Network, in un articolo pubblicato sul sito livinglikeyou.com/it spiega che il ripresentarsi di "alterazioni della sensibilità agli arti inferiori, riduzione della vista da un occhio o disturbi motori" non significa necessariamente "una reale riattivazione della malattia".
Dopo la diagnosi di Sm e l'avvio della cura, sottolinea l'esperto, "è utile" contattare il centro di riferimento solo in presenza di "disturbi nuovi, diversi da quelli già sperimentati, che durano almeno da 24 ore e che persistono nell'arco della giornata. Se un sintomo compare al mattino e si ripresenta la sera e il giorno dopo, allora è opportuno parlarne con il medico, valutandone l'intensità senza però allarmarsi". In ogni caso Iaffaldano invita a non sottovalutare influenza e Covid. "Le infezioni respiratorie possono far peggiorare i disturbi e indurre la persona a temere una ricaduta. Ecco perché raccomandiamo la vaccinazione: i vaccini sono sicuri, indipendentemente dal trattamento in corso, e riducono il rischio di episodi che generano ansia e portano a sovraccaricare i centri specialistici". Non a caso, evidenzia, "tra le prime domande che poniamo ai pazienti ci sono: ha avuto febbre? Si sente influenzato? Ha sintomi respiratori?". Prevenire un'infezione, precisa lo specialista, "significa anche evitare sospensioni della terapia che metterebbero a rischio il controllo della malattia".
Il neurologo rimarca inoltre che oggi le ricadute nella sclerosi multipla "sono molto meno frequenti rispetto al passato". Il motivo è proprio nei trattamenti ad alta efficacia. "E' raro osservare riacutizzazioni significative - riferisce Iaffaldano - a volte non compaiono più o si manifestano in forma lieve". Tuttavia, la previsione delle recidive rimane impossibile. "Oggi comprendiamo meglio la cosiddetta progressione indipendente dalle ricadute: un graduale aumento della disabilità che può presentarsi anche in chi utilizza le terapie più efficaci. Contro questa forma di progressione disponiamo di pochi farmaci, ma possiamo intervenire con misure complementari". Su questo punto, l'esperto insiste. "Il controllo della malattia non dipende solo dai farmaci - puntualizza - Fumo, sovrappeso e sedentarietà sono fattori modificabili: smettere di fumare, raggiungere il peso forma e praticare attività fisica moderata o intensa può avere un impatto paragonabile a una terapia, perché contrasta i processi infiammatori e la neurodegenerazione". Ugualmente importante è "mantenere adeguati livelli di vitamina D". L'obiettivo, conclude il neurologo, "è che la persona resti in contatto con il centro, ma conduca una vita piena e attiva, senza farsi dominare dalla paura". L'articolo completo è su livinglikeyou.com/it .
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