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L'Inter non sale sul treno tricolore

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Ma la Beneamata versione Robespierre (largo ai giovani, con i nobili calibri tutti seduti in panca, o in infermeria) non va oltre uno striminzito 1-1 al Comunale, davanti a un'Atalanta che adesso spera. Già, perché fino al 15' del secondo tempo l'Inter fa il bello e il cattivo tempo, segna al 13' dei primi 45' con Martins in contropiede e amministra bene la partita. Insomma, pare non esserci gara. Nonostante Guly sia impreciso in avvio in fase di chiusura e troppe volte lasci Foglio libero di crossare (per poco al 9' non ci scappa il colpaccio di Rossini di testa), gli uomini di Cuper sembrano tenere benino il campo. Al 13', come detto, il vantaggio di Martins (nella foto), che, di rimessa, trova una prateria davanti ai suoi occhi e per il nigeriano è un gioco da ragazzi piazzare la sfera alle spalle di Calderoni e festeggiare la marcatura con le solite quattro capriole. L'Atalanta, a questo punto, accusa il colpo, pare cadere il letargo e l'Inter può gestire comodamente, pur traballando un po' troppo in difesa. Nella ripresa, forti del vantaggio, gli interisti si accaniscono sulle radioline, aspettando notizie confortevoli dall'Olimpico. Ma anche Finardi ha una cuffietta nel padiglione auricolare e da Verona e Reggio Calabria arrivano nuove interessanti. Il Chievo rimonta il Piacenza, la Roma ne rifila tre alla Reggina. La corsa salvezza, in buona sostanza, si riapre. E allora l'Atalanta comincia a crederci. Dentro Vugrinec e Gautieri, per una squadra riorganizzata e rinvigorita. Doni, Zauri e Dabo suonano la carica, ma al 20' della ripresa è Calderoni a dover tenere in gara i suoi, con una grande parata su diagonale di Vivas. A questo punto, però, i padroni di casa salgono in cattedra. Al 22' Vugrinec spara addosso a Toldo, mentre al 23' Doni sfiora la traversa. Due minuti dopo Toldo si esalta su una girata di Rossini. Nulla può, però, il portierone interista al 26': Vugrinec tira, Toldo respinge e Gautieri è puntuale per il tap-in vincente. Uno a uno. L'Inter, allora prova a fare qualcosa di più, trascinata da Javier Zanetti, schierato centrocampista centrale. Ma sulla conclusione dell'argentino Calderoni è pronto. Migliore sorte non ha Vivas, la cui inzuccata è intercettata dal portiere orobico. Il risultato non cambia e a gioire è l'Atalanta, in piena corsa salvezza. Per l'Inter 8 punti da recuperare in 3 partite sono troppi, lo scudetto è virtualmente della Juve. La Champions League, oggi più che mai, si profila come ultima spiaggia.

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