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di TIZIANO CARMELLINI «BUONGIORNO presidente come va?».

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«Grazie, anche a lei e famiglia. Poi magari dopo Pasqua ci incontreremo così, per definire qualche dettaglio. Comunque stia tranquillo, compro i quattro giocatori che avevo promesso». «Speriamo siano quelli giusti». «Certo, stia tranquillo... E lei?». «Io resto a Roma». Pochi minuti, ieri mattina in piedi nei corridoi di Trigoria, sono bastati per siglare la pace tra Sensi e Capello i due interlocutori della conversazione trascritta. Un incontro casuale che ha suggellato il reciproco rispetto e la voglia di continuare a camminare insieme e costruire di comune accordo la Roma del futuro. Sensi ha ribadito che comprerà i quattro giocatori promessi e il tecnico ha confermato la sua intenzione di restare ad allenare la Roma. L'incontro decisivo, quello per mettere a punto gli ultimi dettagli, subito dopo le festività pasquali a Villa Pacelli: casa-ufficio del presidente Sensi. Intanto, tutto intorno, inizia a muoversi il complesso mercato del calcio. Tutto in realtà è ancora fermo, ma le grandi manovre cominciano a prospettarsi all'orizzonte. Cafu è a un passo dal Milan. L'offerta della Roma è giudicata troppo lontana dalla realtà secondo il brasiliano che parla tramite il suo procuratore Ivano Antonelli. «La Roma se vuole tenere Cafu, deve fare un'offerta seria, a queste condizioni Marcos va via. La società sa quanto il giocatore si aspetta e l'offerta che ha fatto è troppo inferiore alla richiesta. Cafu è una persona intelligente e non ha chiesto la luna, ma una cifra abbordabile per qualsiasi società». In soldoni le due parti sembrano quanto mai lontane e, nell'incertezza del momento, si sta infilando il Milan. Cafu è un vecchio pallino dei rossoneri che sembrano veramente a un passo dal «sì» definitivo. Ovviamente Cafu, che è persona professionale e corretta, aspetta di vedere come si evolve la trattativa con la Roma, prima di dare una risposta al Milan. La difesa Ma il mercato non è, ovviamente, solo Cafu. Nella settimana subito dopo Pasqua saranno a Roma i due procuratori di Samuel per siglare il rinnovo dell'argentino con la Roma. Capello ha messo Samuel tra le pedine base sulle quali costruire la struttura del futuro. Pochi dubbi quindi in questo senso, con la corte del Real che dovrebbe essere neutralizzata da una chiusura rapida dell'accordo con il giocatore. In sintesi Samuel verrà accontentato. L'altra pedina della nuova difesa giallorossa è Nicola Legrottaglie. Il difensore del Chievo resta la prima scelta per il reparto arretrato. È tutto più o meno stabilito, visto che nella trattativa rientrerà anche l'altra metà di Lupatelli, attualmente in comproprietà proprio con il club veronese. A proposito di portieri, sembra complicarsi la strada che porterebbe Antonioli lontano da Roma. Secondo Capello partire con Pelizzoli e il giovane Zotti, sarebbe riduttivo anche per una squadra che non deve giocare la Champions League. Salgono quindi le quotazioni che vorrebbero Antonioli ancora un anno a Roma. Il centrocampo Anche qui ruota tutto attorno al cardine principale: Emerson. Confermato il brasiliano, resta da stabilire il futuro di Dacourt. Ecco, sarebbe proprio la riconferma del francese, uno dei quattro acquisti promessi da Capello. La Roma lo terrà e a fine stagione avverrà il definitivo passaggio di proprietà dal Leeds. Pare così legato proprio alla permanenza di Dacourt, l'arrivo di Appiah. Diciamo che Appiah, sarebbe un uomo in più, visto che l'altro acquisto è l'esterno brasiliano Mancini: già della Roma, che lo ha mandato in prestito al Venezia. Con l'esterno e la riconferma di Lima e Tommasi, il reparto di centrocampo sarebbe completo e i soldi necessari per il «grande» acquisto potrebbero essere risparmiati per l'attacco. Praticamente Appiah potrebbe arrivare solo se la Roma non riuscisse a comprare Ibrahimovic e dovesse ripiegare su una seconda scelta. L'attacco Resta Zlatan Ibrahimovic, l'uomo di punta del mercato giallorosso

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