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Tutti pazzi per l'eclissi e tanti si bruciano gli occhi

Il Sole "oscurato" dalla Luna per oltre due ore. A Roma record di accessi ai pronto soccorso

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Sedotte dall'eclissi di sole, decine di milioni di persone si sono ritrovate con il naso all'insù per poter ammirare lo spettacolare fenomeno astronomico. E a Roma in tanti sono finiti poi all'ospedale. Con occhi arrossati e bruciori incontenibili. Ma per fortuna nessuno è rimasto ferito gravemente dal Sole nero. L'eclissi di ieri ha coinciso con il giorno dell'equinozio di primavera. Per due ore, a partire dalle 9.30, il sole è stato oscurato dal passaggio della Luna tra la Terra e l'astro. Dall'Europa fino al Nord Africa e all'Asia Centrale, l'eclissi è stata totale. In prima fila ad ammirare lo spettacolo le migliaia di turisti che hanno raggiunto le danesi isole Faroe, tra Scozia e Islanda, e l'arcipelago norvegese delle Svalbard, a un migliaio di chilometri dal Polo. Qui sono di visitatori ne sono sbarcati ben ottomila, con alberghi e case vacanza prenotati da anni. A Roma parchi e piazze sono state prese d'assalto per osservare il Sole che pian piano veniva oscurato. Preso d'assalto l'ospedale oftalmico di piazzale degli Eroi da chi non ha seguito i consigli degli esperti e ha sfidato l'evento stando troppo tempo con il naso all'insù ad ossevare il Sole. Sei gli accessi al pronto soccorso durante la mattinata di ieri, per fortuna tutti in codice verde, che si sono risolti con una visita attenta dei sanitari e un trattamento medico adeguato, oltre alla raccomandazione di proteggere per qualche ora gli occhi, magari indossando un paio di occhiali. All'ospedale raccontano i pazienti erano un po' spaventati, soprattutto una bambina. Vedevano annebbiato e in un paio di casi di accusavano mal di testa. Nessuno del personale medico parla di «emergenza», piuttosto di poca cautela per non aver seguito i consigli degli esperti e aver avuto troppa fretta nell'alzare gli occhi al cielo e godersi lo spettacolo, senza usare alcun filtro tra quelli raccomandati. L'eclissi è la protagonista dei discorsi dei pazienti che nel pomeriggio di ieri affollavano l'ospedale. C'è chi racconta di aver immortalato l'evento con il telefonino, chi di essersi fatto un «selfie» insieme alla fidanzata, chi ancora di aver usato un rimedio fai-da-te prima di volgere lo sguardo al sole: un cartone forato in mezzo. Ma sono diversi anche ad ammettere di non aver usato alcuna precauzione e alle 10 .30 in punto, per pochi secondi, di aver fissato il sole. «Ho dovuto però distogliere subito lo sguardo - confessa Marco, 34 anni - perché non ci ho visto più niente. Meno male che dopo pochissimo ho ricominciato a vedere come prima». La notizia delle persone ricoverate per colpa dell'eclissi fa dire a Valeria, cha ha accompagnato la madre per una visita, di aver scampato un bel pericolo: anche lei è tra quelli che l'eclissi l'ha vista a occhio nudo. Chi è riuscito a godersi lo spettacolo del «sole nero» lo ha definito «davvero incredibile». Una rivista scientifica danese ha noleggiato un Boeing (50 posti venduti a duemila euro ciascuno) per seguire l'evento dal cielo. Privilegiati sono stati anche i passeggeri degli aerei di linea in volo sulla Danimarca dove i piloti hanno deciso di deviare leggermente la rotta. Gli unici a restare delusi sono stati gli abitanti di Londra. Cinquecento persone si sono radunate a Regent's Park ma una perturbazione proveniente dall'Artico e l'inquinamento superiore alla media hanno reso praticamente impossibile vedere il sole. Posizione davvero invidiabile, quella dell'astronauta Samantha Cristoforetti che ha potuto osservare l'eclissi dalla Stazione spaziale internazionale, per poi pubblicare una serie di foto su Twitter. Per una prossima eclissi totale visibile dall'Europa si dovrà aspettare il 12 agosto 2026. Ma per gli appassionati del cielo ieri era anche il giorno della Superluna: il nostro satellite si è trovato alla distanza minima dalla Terra e quindi la luna nuova è stata più grande del previsto.

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