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Gps europeo, due satelliti finiscono fuori traiettoria

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Inconveniente per il programma Galileo dell'Agenzia spaziale europea

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Anche i satelliti sbagliano strada. E ce ne sono ben due fuori dalla loro traiettoria. A dirlo sono gli ufficiali dell'Agenzia spaziale europea (Esa), che hanno aperto un'indagine sul lancio sbagliato di due satelliti, avvenuto venerdì scorso da Kourou, nella Guyana francese da un razzo Soyuz. Il lancio, organizzato insieme alla compagnia privata Arianespace, si teme possa complicare gli sforzi per lo sviluppo di un sistema gps, concorrente a quello americano, chiamato Galileo. Sabato, quando la notizia era diventata pubblica, una dichiarazione dell'Agenzia non aveva specificato se e come si sarebbero potute ri-coordinare le rotte. Arianespace ha chiarito che i due satelliti erano finiti in un'orbita ellittica e bassa, anziché in una circolare. Si sospetta che l'errore di calcolo sia avvenuto nel momento successivo a quello del lancio. «I nostri sforzi sono tesi a capire dove si sia verificata l'anomalia». Ha dichiarato Stephane Israel, presidente e Ceo della Arianespace. «Nonostante sia presto per capire colpe e cause - ha continuato Israel -, chiediamo comunque scusa all'Esa e alla Commissione europea per lo sbaglio nel calcolo dell'orbita, che non ha ovviamente giustificazioni». Israel ha assicurato che la compagnia, insieme all'Esa e alla Commissione europea, creerà un panel indipendente di inchiesta per capire come siano andate le cose, e per sviluppare una alternativa realistica ai lanci con i Soyuz. L'Ue spera di avere operativo il suo sistema gps, Galileo, prima del 2020. Jean-Yves Le Gall, presidente dell'agenzia spaziale francese ha dichiarato che l'inchiesta deve chiarire di quanti gradi siano fuori i due satelliti. Gli esperti dell'Esa, a Toulouse, Francia e a Darmstadt, in Germania, dovrebbero anche capire se i due motori all'interno dei satelliti possono essere sufficienti per rimetterli nelle corrette orbite. Le Gall ha dichiarato che «l'investigazione richiederà qualche giorno, per capire cosa sia successo». «Poi vedremo cosa succederà nel calendario dei lanci», ha dichiarato riferendosi al piano di lancio di altri satelliti nei prossimi mesi. «Il programma Gaileo - ha continuato - è complesso, e anche i fallimenti fanno parte del percorso». Se i due satelliti non dovessero essere recuperabili, allora sarà necessario, secondo il presidente dell'ente francese, lanciarne altri due che riempiano il vuoto. Il programma Galileo sta affrontando una serie di problemi che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei tecnici. Mercoledì l'Esa ha dovuto ridurre la potenza di segnale di un altro satellite per non meglio specificati «problemi tecnici». Il programma Galileo, secondo quando dichiarato dall'Agenzia spaziale, dovrebbe essere in grado di fornire un sistema più preciso di quello utilizzato finora nella navigazione satellitare.

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