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Leucemia linfatica cronica, via al seminario Ail per i pazienti

L'incontro verterà sui progressi nella cura della forma più comune di tumore del sangue nel mondo occidentale

Silvia Sfregola
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La Leucemia Linfatica Cronica è una neoplasia ematologica causata da un accumulo di linfociti nel sangue, nel midollo e negli organi linfatici e per la quale si stanno aprendo oggi nuove possibilità di cura. Per parlare proprio di novità terapeutiche AIL, Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, ha organizzato a Roma il primo Seminario Pazienti Medici dedicato alla Leucemia Linfatica Cronica (LLC). L'incontro, che si terrà sabato 7 ottobre a partire dalle 9.30 presso il Centro Convegni AIL Nazionale (Via Casilina 5), ha il patrocino del Gimema, Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto, e si avvale del contributo non condizionato di Abbvie. La LLC è la forma più comune di tumore del sangue nel mondo occidentale. Ogni anno si registrano tra i 2 e i 6 nuovi casi su 100.000 abitanti e in Italia si parla dunque di circa 1.600 nuove diagnosi l'anno tra gli uomini e 1.150 tra le donne. La patologia insorge attorno ai 65 anni e meno del 15% dei casi viene diagnosticato prima dei 60 anni. La LLC è dovuta ad un accumulo nell'organismo di linfociti, vale a dire cellule del nostro sistema immunitario, distinti in B o T in base al tipo di risposta che sono in grado di attivare. Nella LLC uno di questi linfociti (nel 95% dei casi un linfocita B) subisce una mutazione maligna e produce un gran numero di cellule uguali tra loro che non rispondono agli stimoli fisiologici, diventando immortali. I linfociti continuano così ad accumularsi nel sangue, nel midollo e negli organi linfatici dando origine al tumore. A differenza di altri tipi di leucemia, nella LLC quasi mai la diagnosi coincide con l'inizio delle terapie e mediamente si aspettano 5 anni prima di intervenire, un periodo durante il quale il paziente è seguito costantemente dal medico. Fortunatamente, sul fronte della cura, la chemioimmunoterapia e le target therapies, terapie mirate a colpire singoli meccanismi nella cellula cancerosa, hanno aperto nuove possibilità per i pazienti affetti dalla patologia. A illustrare proprio i progressi fatti nel corso degli anni nella lotta alla LLC saranno importanti esperti del settore. Dopo un saluto introduttivo di Sergio Amadori, Ematologo e Vice Presidente nazionale AIL, interverranno all'incontro Robin Foà, Direttore Dipartimento Biotecnologie cellulari ed Ematologia Università “Sapienza” di Roma; Antonio Cuneo, Professore Ordinario di Ematologia presso l'Università degli Studi di Ferrara e Francesca Mauro, Dipartimento  Biotecnologie cellulari ed Ematologia Università “Sapienza” di Roma. Sarà presente anche Felice Bombaci, Responsabile Gruppi AIL Pazienti, che parlerà dell'impegno dell'Associazione a fianco dei malati. Al termine delle sessioni si aprirà una tavola rotonda che permetterà ai pazienti di interagire direttamente con gli ematologi, esponendo le loro problematiche e i loro dubbi. Ogni anno AIL organizza seminari dedicati alle principali malattie ematologiche. Gli incontri hanno l'obiettivo di aggiornare i pazienti sulle più recenti terapie disponibili, incoraggiare un confronto diretto con gli specialisti del settore, aiutare i malati e i loro familiari ad affrontare il percorso della malattia ed offrire loro la possibilità di condividere la propria esperienza, sentendosi così meno soli. I seminari alternano momenti in cui relatori esperti analizzano i diversi aspetti della patologia a discussioni con i malati, protagonisti della giornata. I pazienti, hanno così la possibilità di rivolgere domande mirate e dirette ai relatori. I medici, dal canto loro, rispondono in modo chiaro e comprensibile, mettendo a disposizione informazioni aggiornate e corrette.

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