La settimana della sensibilità al glutine tra informazioni e consulti telefonici
Cresce la consapevolezza del problema ma si può fare ancora molto
DS-gluten free, brand del gruppo Dr. Schär, con il supporto scientifico del Dr. Schär Institute e il patrocinio di Adi, Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica, daranno vita dal 10 al 16 giugno alla seconda edizione della settimana di informazione dedicata al glutine e ai disturbi correlati. L'obiettivo è far capire quali sono le differenze fra sensibilità al glutine e celiachia che hanno come centro scatenante questa sostanza lipoproteica, ma sono frutto di condizioni cliniche diverse. Elevato il numero di persone che ne sono affette. per questo una coretta informazione punta ad evitare le diagnosi «fai da te», sottolineando l'importanza della consultazione di un medico. I sintomi sono precisi: gonfiori, dolori addominali, cefalea, per citarne alcuni. Diverse le attività in questa settimana speciale, come «L'esperto risponde», possibilità di un consulto telefonico gratuito con gastroenterologi, dietologi e dietisti dei centri di riferimento più vicini, fino ad esaurimento disponibilità, da lunedì 10 a mercoledì 12 giugno, dalle ore 9 alle 18. Basta prenotarsi compilando un modulo sul sito www.megliosenzaglutine.it. L'iniziativa scaturisce anche da una serie di ricerche mediche presentate al Second International Expert Meeting on Gluten Sensitivity di Monaco seguito del Consensus Conference di Londra 2011. «Dopo quest'ultima, promossa dal Dr. Schär Institute, che ha presentato il primo algoritmo diagnostico, la sensibilità al glutine è stata oggetto di moltissime pubblicazioni scientifiche - dice il professore Carlo Catassi, associato di Pediatria all'Università Politecnica della Marche e coordinatore del comitato scientifico del Dr. Schär Institute - Sono stati presentati dati epidemiologici preliminari che ci possono aiutare a ottenere una stima approssimativa della dimensione del problema. Studi clinici hanno definito l'identikit delle persone affette da questa patologia. Molte conferme arrivano da studi multicentrici su una marcata sovrapposizione tra la sindrome dell'intestino irritabile e la sensibilità al glutine. Infine, anche se la mancanza di un biomarker specifico è ancora un importante fattore limitante, è decisamente a buon punto un modello sierologico per identificare la presenza di SGNC».
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto