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Autonomia e cultura per Ostia, la sfida di Bozzi

Andrea Bozzi

Silvia Sfregola
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"Per rilanciare il X Municipio, da sempre visto e vissuto come periferia di Roma non c'è che una strada, quella dell'autonomia". È questo il punto centrale su cui si basa la campagna elettorale di Andrea Bozzi, giornalista nato a Ostia, entrato per anni nelle case dei romani con un seguitissimo programma televisivo in cui venivano affrontate le problematiche, grandi e piccole, che i cittadini romani erano ogni giorno costretti a subire. E partendo proprio dalla conoscenza di questi problemi e dall'amore per il territorio che lo ha visto crescere, la sua decisione di "provare a dare il mio contributo per un pezzo di Roma tanto bello e ricco di potenzialità quanto bistrattato e abbandonato". Per il candidato civico l'autonomia del X Municipio è il punto di partenza di tutto il programma elettorale. "Fiumicino nel 1992 si staccò da Roma con un referendum. In molti all'epoca dicevano che sarebbe stato un grave errore, ma sappiamo tutti come è andata a finire. Il cordone ombelicale con la nostra Roma non potrà mai essere tagliato ma abbiamo bisogno per rialzarci da anni di abbandono per crescere ed essere autosufficienti nelle scelte, nelle decisioni, nella gestione ordinaria e perché no, anche negli errori". Per Bozzi autonomia significa poter prendere i fondi europei, che non possono prendere i Municipi, gestire lo sviluppo e la cura della pineta di Ostia, facendola diventare un parco nazionale sfruttando quegli investimenti europei che finora si sono fermati a distanza di una trentina di chilometri, in Campidoglio. Il suo programma prevede la realizzazione di aree didattiche, percorsi podistici e in bici, visite formative e aree per far ripopolare, anche attraverso la collaborazione con le Università, la fauna dimezzata dagli ultimi incendi. Autonomia nelle decisioni e nella gestione anche per quel che riguarda l'area archeologica di Ostia Antica. "La stragrande maggioranza dei romani - spiega - per non parlare dei turisti, non è mai stata qui. I numeri del 2016 sono impietosi: 316mila visitatori l'anno contro i 3 milioni e 200 mila di Pompei". L'idea di Bozzi è quella di unire i poli e le sovrintendenze e di unificare Ostia Antica con il Castello di Giulio attraverso la creazione di un grande parco didattico con rivisitazioni storiche e una grande stagione concertistica come avviene a Caracalla. Ostia Antica diverrebbe più fruibile anche grazie al “nuovo” Decumano massimo: da via delle Baleniere si creerebbe un asse urbano con un nuovo accesso agli scavi attraverso un percorso pedonale e ciclabile. In questo modo il rapporto tra la città e la sua parte storica diverrebbe intimo e spettacolare. Valorizzare i tesori del territorio e creare nuovi modelli di sviluppo come il Festival della Scienza che “riempirebbe di contenuti non solo il X Municipio ma un deserto di 500 chilometri da Pisa a Napoli. La costruzione di un tessuto culturale è la prima difesa contro il malaffare e la criminalità ma produce anche posti di lavoro e uno straordinario indotto diretto e indiretto". Autonomia significa anche poter gestire in prima persona la spinosa questione dei lavori pubblici in aree del X Municipio, come Infernetto o Dragona, le cui strade, per incuria dell'amministrazione centrale, a ogni temporale diventano assolutamente impraticabili e pericolose. E proprio a proposito di strade, il programma di Bozzi prevede il riordino della via del Mare con fasce di mobilità a senso unico orario per abbattere i tempi di percorrenza per e da Roma. "Il problema del traffico interessa ogni giorno migliaia di pendolari del nostro Municipio costretti a recarsi nella Capitale. Vogliamo dare subito risposte concrete ai problemi dei cittadini. Si tratta di un progetto semplice e immediato: rendere la via del Mare a senso unico la mattina e la sera, dal lunedì al venerdì, in modo che gli automobilisti possano avere a disposizione due corsie per recarsi in centro e per tornare a casa. Questo tipo di chiusura è già stata sperimentata d'estate per smaltire le code dalle spiagge, per questo è fattibile e realizzabile". Insomma tante piccole cose che potrebbero far spiccare il volo al X Municipio. E proprio alle "piccole cose" verrebbe creato un nuovo assessorato in caso di successo, un assessorato che fungerebbe da sportello di ascolto per provare a risolvere rapidamente i piccoli problemi giornalieri. Anche questo significa autonomia.

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