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Opposizioni compatte: "Ora la Raggi si dimetta"

La sindaca Virginia Raggi

Katia Perrini
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Le reazioni in Campidoglio, dove stamattina sono arrivati i carabinieri subito dopo l'arresto del capo del personale del Comune di Roma e braccio destro di Virginia Raggi, Raffaele Marra, non si sono fatte attendere.  "Prima le tardive dimissioni della Muraro, poi le perquisizioni in Campidoglio, oggi l'arresto di Marra: quando dissi che stavano riciclando il peggio, quando raccontai i legami pericolosi di questa gente, Grillo, Di Battista e Di Maio mi insultarono. Oggi non chiederanno scusa. Perché sono politicamente corresponsabili".  Così Matteo Orfini, presidente del Partito democratico, commentando l'arresto di Marra. E Stefano Pedica del Pd su Twitter ha scritto: "Arrestato Marra. Raggi non aspetti il calar della notte per dimettersi". "Cos'altro deve succedere prima che il sindaco Raggi si dimetta? Roma è allo sbando, la Giunta è incompleta, gli assessori abbandonano l'incarico uno dopo l'altro, dopo 6 mesi dall'insediamento manca ancora il capo di gabinetto, i collaboratori fedelissimi della Raggi, come Marra, vengono arrestati. I 5 stelle prendano atto del loro fallimento e si torni a votare per un nuovo sindaco". Ha affermato in una nota Elvira Savino, deputata di Forza Italia. E il senatore di FI Francesco Giro ha aggiunto: «Arresto Marra ? Come volevasi dimostrare. Sono mesi che denuncio il gravissimo degrado amministrativo del comune di roma. Inascoltato. E solo tre giorni fa prevedevo un intervento di polizia giudiziaria che si è puntualmente verificato. Chiaroveggente. No. Semplicemente logico. E torno a rivolgere ai consiglieri e agli assessori grillini l'appello a non firmare più nulla perché la giustizia penale, amministrativa e contabile in questo verminaio non potrà che agire. Vadano dal notaio e dimettano subito la Raggi».  Sulla stessa linea anche il senatore Maurizio Gasparri (FI): «In casi ordinari bisognerebbe essere garantisti, ma con i 5Stelle non lo si può essere fino in fondo. L'arresto di Marra, pervicacemente e misteriosamente difeso dal sindaco Raggi e da tanti esponenti del mondo grillino, impone un atto di coerenza. E lo dico a prescindere dall'epoca in cui i fatti contestati a Marra si sarebbero verificati. I grillini hanno chiesto le dimissioni per chiunque e per qualunque cosa. Si applichi lo stesso metodo che hanno evocato contro i loro avversari. Immediate dimissioni del sindaco Raggi. Se ne vada via oggi stesso. Sono certo che anche nel mio schieramento molto diranno che bisogna essere garantisti in coerenza con i nostri principi. Personalmente invece chiedo che si applichi in questo caso il metodo grillino. Hanno urlato contro tutti. Ora si dimostrino coerenti. La Raggi se ne vada. A casa loro. In galera Marra».  Federico Rocca, responsabile romano enti locali Fratelli d'Italia - Alleanza nazionale la pensa così: "Senza di lui non vado avanti" queste le parole pronunciate più volte nei mesi scorsi dalla Raggi in difesa del suo fedelissimo Raffaele Marra. Oggi apprendiamo la notizia dell'arresto del dirigente capitolino per corruzione, quindi conseguenza logica sarebbero le immediate dimissioni di Virginia Raggi. L'arresto di Marra, le dimissioni della Muraro indagata con ben cinque capi d'imputazione, la Guardia di Finanza che ieri ha acquisito documenti in Campidoglio, i pareri dell'Anac sull'irregolarità delle nomine fatte dal sindaco, le dimissioni di altri assessori, del capo di gabinetto, di presidenti e amministratori delegati delle partecipate comunali, sono tanto e troppo per poter liquidare il tutto con la solita scusa del complotto dei poteri forti contro il cambiamento. Ora è evidente a tutti che non c'è stato nessun cambiamento, quel grido onestà, onestà si è strozzato in gola a chi ci aveva creduto. La Raggi ponga fine a questo calvario e presenti le sue irrevocabili dimissioni poiché sia la Muraro che Marra li ha voluti lei e li ha difesi con veemenza e arroganza fino all'ultimo. Ora come è giusto che sia deve assumersene tutte le conseguenze politiche del caso.

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