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"Tre tentativi di violenza in 2 mesi"

Uno dei garage dove agiva lo stupratore seriale

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Tre tentativi di violenza sessuale in due mesi. Sempre a Tor Carbone. Lo stupro dell'altra notte, della ragazza di 21 anni, non sarebbe un fulmime a ciel sereno, un fatto che sconvolge solo ora. Lo denunciano i residenti. Negli ultimi sessanta giorni il misterioso violentatore avrebbe tentato di agire per ben due volte nel comprensorio alle spalle delle villette di via Sommer, dove vive la ragazza. E cioè a largo Brocchi. Anche qui i posti macchina sono nella parte interna di alcuni palazzoni: una fila è di proprietà dell'Enasarco, un'altra è composta da immobili ex Inpdad, acquistati dagli inquilini dopo essere stati messi in vendita. I cancelli scuri si aprono a distanza, con un telecomando, una luce arancione al lato si illumina a intermittenza e le due ante in metallo aprono il varco su una discesetta che porta al piazzale nel ventre del palazzo: le colonne portanti sembrano i segnaposti. «Un condomino - raccontano - era al balcone, ha visto una ragazza arrivare con l'auto, aprire il telecomando a distanza e quello sbucare da dietro una vettura dov'era accucciato e seguirla dentro. Il condomino - continua - ha cominciato a gridare, a prenderlo a parolacce e lui è fuggito». «Qui non esiste la sicurezza - incalza Giovanna, una delle residenti nei palazzi Enasarco - Abbiamo scritto a tutti: all'Ente, a Comune, Municipio, orze dell'ordine, vigili urbani. Non è cambiato niente» firmata da associazione dei commercianti, «Impegno sociale» e Comitato di quartiere. «Nelle ultime settimane - denunciano - gli atti criminosi sono pericolosamente aumentati. Abbiamo chiesto telecamere ai garage, ma qui il proprietario è l'Ensarco, noi non possiamo prendere l'iniziativa. I condomini dell'ex Inpdap l'hanno fatto, ne hanno piazzata una all'interno». Si parla di una rapina alla filiale 33 dell'agenzia Unicredit, furti con scasso nelle attività commerciali, almeno tre stupri, intrusioni e furti nel plesso scolastico in via Berto, e razzie in appartamenti. Si lamentano anche i residenti delle villette dove risiede la famiglia della giovane violentata: «In passato avevamo chiesto di avere le telecamere per sorvegliare tutti i garage. «Quella ragazza l'ho vista crescere, proprio non riesco a credere che possa essere successa una cosa del genere - racconta un architetto che da 8 anni ha il suo studio in una delle villette a schiera lungo la strada - È una giovane tranquillissima, non è appariscente né l'ho vista mai ostentare la sua bellezza». In zona hanno paura anche i commercianti. Confessa Massimo Pierone, 35 anni: «Sono giovane, sono 1,90 di altezza ma non mi vergogno a dire che giro con lo spray al peperoncino». Rincara la dose il gestore del tabaccaio sotto i palazzi Enasarco, Fabio Di Marco: «Da giugno ho subito tre tentativi di scasso. Una volta questi balordi hanno usato il marmo dei marciapiedi: hanno divelto una parte e l'hanno scaraventata contro la vetrina. Ho dovute mettere le telecamere e i vetri blindati che hanno le banche».

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