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L'ex grillino Vacciano: "Minzolini non è più senatore e io invece non riesco ad andarmene"

Per la quinta volta respinte le sue dimissioni: "Sono deluso, non capisco perché Palazzo Madama si ostini a trattenermi"

Pietro De Leo
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«Senta, sinceramente non so più cosa dire». È l' ora di pranzo di ieri quando, da pochi minuti le dimissioni di Giuseppe Vacciano da Palazzo Madama sono state respinte. Per la quinta volta. Riepilogo: Giuseppe Vacciano è un dipendente della Banca d' Italia, che abbracciò l' avventura del Movimento 5 Stelle agli albori. Fu candidato sindaco di Latina, e poi il suo impegno fu premiato con l' elezione al Senato. Ben presto, però, arrivò l'addio al progetto pentastellato, come tanti suoi colleghi. Era il 2014, l' anno del direttorio che fece arrabbiare molti, l'abbandono sostanziale dell'"uno vale uno" eccetera. Da lì, Vacciano decide di lasciare Palazzo Madama, ma ciò segna l' inizio della sua personale Odissea visto che tutte le volte le sue dimissioni sono state bocciate. E siamo a cinque, senatore. Stato d' animo? «Guardi che non voglio mica entrare nel libro dei record! Aparte gli scherzi, mi sento deluso e rassegnato. Sì, forse queste sono le parole giuste. Non ho proprio più nulla da dire, perché ho già detto tutto e più volte. Mi dispiace che si continui a perdere tempo, che in una istituzione come il Senato accadano queste cose. Però tengo a dire una cosa: non è che adesso voglio fare la figura di quello che si lagna e si lamenta. Mi rendo conto che non sto né a spaccare le pietre, né trattenuto in galera come Gabriele Del Grande, e che i problemi del Paese sono ben altri... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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