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Clientele Rai e il (fu) piano Verdelli

Cavallo di Troia
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È la parte più scabrosa del piano Verdelli quello che avrebbe spinto la presidente Monica Maggioni ed i consiglieri di amministrazione a sfiduciarlo: l'intreccio dei rapporti tra dirigenti, direttori e redattori all'interno delle reti e delle testate giornalistiche. Senza neppure saperlo Verdelli aveva messo le mani nel vero cancro della Rai : il nepotismo familiare e politico. La madre di tutti i nepotismi annidata a Rai Uno e, poi, il due e il tre; per non parlare poi degli incroci con gli appalti e le produzioni affidate agli esterni tutti figli o parenti di qualche mamma santissima. Infatti sono centinaia i parenti eccellenti assunti in pianta stabile negli organigrammi. Molti, mariti e mogli, nelle stesse redazioni. Le promozioni e le conduzioni dei Tg, secondo gli appunti che stava raccogliendo Verdelli, vengono spartite in quota famiglia sia all'interno delle stesse testate che tra testate diverse. Ma la vera partita si gioca sulle conduzioni, rinegoziabili di governo in governo. Se la Rai di Gubitosi fu subito costretta a reintegrare il capostruttura Livio Leonardi, sospeso con l'accusa, ritenuta dal tribunale ingiusta, di aver tentato di far lavorare la sua compagna, nessuno aveva mai osato unire i puntini dei palinsesti. Verdelli ci stava provando e per questo è stato costretto ad abbandonare viale Mazzini dove è sempre stato considerato un estraneo da abbattere. L'ultima arrivata, ora in rampa di lancio puntando su UnoMattina estate, è Monica Marangoni, compagna di Cristiano Ceresani, il più stretto collaboratore di Maria Elena Boschi che ora spadroneggia a Palazzo Chigi. Gubitosi, nel tentativo di essere ricevuto da Renzi, affidò proprio alla Marangoni la conduzione di Top in seconda serata su Raiuno e ora furoreggia con uno spazio ad hoc al mattino del weekend su Raiuno, preceduta in conduzione da Ingrid Muccitelli, legata all'ex dg Mauro Masi e seguita da Vira Carbone, moglie di Renzo Lusetti. Vanno in onda a giorni alterni con Eleonora Daniele, il cui nome compare nelle intercettazioni di vari processi per le pressioni fatte per lei da un noto politico, ed Elisa Isoardi, compagna di Matteo Salvini. Passando al pomeriggio, sempre di Raiuno, l'allora direttore Giancarlo Leone appena nominato Renzi alla guida del Paese, si premurò di contrattualizzare Cristina Parodi, moglie di Giorgio Gori, come conduttrice della Vita in Diretta. Prese il posto di Paola Perego, moglie di Lucio Presta. Ora potrebbe passare a Raidue, in vista di tempi migliori. Sempre su Raiuno Linea Verde fu affidata a Daniela Ferolla, compagna di Vincenzo Novari, patron per anni della 3, quando era in odor di direzione generale, ma è riuscita a mantenere la postazione anche ora. A 'Petrolio' invece l'approfondimento di Rai Uno c'è Francesca Santolini, madre dell'ultima figlia di Andrea Romano dirigente di punta del PD renziano. A Raidue le cose non vanno meglio. Stando ai boatos interni la direttrice Dallatana vorrebbe liberarsi di Annalisa Bruchi, moglie del fondatore di Forza Italia Mario Valducci, già reduce dal flop di 2Next ora alla guida di una fallimentare striscia di informazione. Inamovibili anche Caterina Balivo, moglie di Guido Breda, e Elisabetta Gregoraci, moglie di Briatore. A Giannini poco servì aver messo in studio Cecilia Carpio, moglie del portavoce della Boschi Di Bonaventura. Fu cacciato lo stesso. Ora nello stesso orario compare Salvo Sottile, figlio del grande Peppino Sottile e marito della potente renziana direttrice di Skytg24 Sara Varetto. Ma Raitre si concentra più sugli appalti, affidati al figlio di Enzo Siciliano, compagno di una anchor di punta di Skytg24, Lorenzo Mieli, e Matilde d'Errico, compagna e socia di Maurizio Iannelli, ex brigatista e anche regista di Amore Criminale. 

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